25 Maggio 2020 |

Tempo di lettura: 7'

ELEFANTI UBRIACHI E CORONAVIRUS

IL FATTO.

  • Durante la pandemia da coronavirus sono circolate molte immagini di animali.
  • Le immagini in genere segnalavano comportamenti “strani”.
  • Ecco ad esempio un’immagine che mostra due caprioli a spasso per il centro di Casale Monferrato, in Piemonte.

  • Un’altra immagine che ha suscitato molta curiosità è quella di due elefanti sdraiati in una piantagione di tè in Cina.

 

  • Molti giornali hanno attribuito la loro posizione all’ubriachezza.
  • La notizia si è in seguito rivelata non vera.
  • Circolano da sempre, però, molte storie di elefanti ubriachi.
  • Non a caso Walt Disney nel suo celebre film Dumbo – l’elefante volante inserisce una scena dove il famoso elefantino si ubriaca.

GLI ELEFANTI, L’UBRIACHEZZA E UN PO’ DI CHIMICA.

  • L’etanolo è la sostanza presente nelle bevande alcoliche che produce lo stato di ebbrezza.
  • Molti mammiferi i (compreso l’uomo) hanno un gene che permette di assimilare velocemente l’etanolo.
  • In sostanza, se non si beve troppo, il corpo di questi mammiferi riesce a  scomporre l’etanolo in suoi componenti che non portano all’ubriachezza.
  • Uno studio condotto negli Stati Uniti su 85 specie di mammiferi ha verificato che  79 specie possiedono questo gene.
  • Questi animali mangiano frutta.
  • La frutta contiene zucchero: quando fermenta lo zucchero della frutta si trasforma in alcol.
  • Quindi i mammiferi che mangiano frutta hanno sviluppato il gene che consente loro di bere modeste quantità di alcol senza pericolo.
  • I mammiferi che mangiano erba e quelli che mangiano carne non hanno questo gene perché non ne hanno bisogno.
  • L’elefante non possiede questo gene anche se mangia frutta.
  • Per questo motivo l’elefante si ubriaca con facilità quando mangia frutta fermentata.
  • Altri mammiferi che non hanno questo gene sono i cani e le mucche.
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