IL FATTO.
- Durante la pandemia da coronavirus sono circolate molte immagini di animali.
- Le immagini in genere segnalavano comportamenti “strani”.
- Ecco ad esempio un’immagine che mostra due caprioli a spasso per il centro di Casale Monferrato, in Piemonte.
- Un’altra immagine che ha suscitato molta curiosità è quella di due elefanti sdraiati in una piantagione di tè in Cina.
- Molti giornali hanno attribuito la loro posizione all’ubriachezza.
- La notizia si è in seguito rivelata non vera.
- Circolano da sempre, però, molte storie di elefanti ubriachi.
- Non a caso Walt Disney nel suo celebre film Dumbo – l’elefante volante inserisce una scena dove il famoso elefantino si ubriaca.
GLI ELEFANTI, L’UBRIACHEZZA E UN PO’ DI CHIMICA.
- L’etanolo è la sostanza presente nelle bevande alcoliche che produce lo stato di ebbrezza.
- Molti mammiferi i (compreso l’uomo) hanno un gene che permette di assimilare velocemente l’etanolo.
- In sostanza, se non si beve troppo, il corpo di questi mammiferi riesce a scomporre l’etanolo in suoi componenti che non portano all’ubriachezza.
- Uno studio condotto negli Stati Uniti su 85 specie di mammiferi ha verificato che 79 specie possiedono questo gene.
- Questi animali mangiano frutta.
- La frutta contiene zucchero: quando fermenta lo zucchero della frutta si trasforma in alcol.
- Quindi i mammiferi che mangiano frutta hanno sviluppato il gene che consente loro di bere modeste quantità di alcol senza pericolo.
- I mammiferi che mangiano erba e quelli che mangiano carne non hanno questo gene perché non ne hanno bisogno.
- L’elefante non possiede questo gene anche se mangia frutta.
- Per questo motivo l’elefante si ubriaca con facilità quando mangia frutta fermentata.
- Altri mammiferi che non hanno questo gene sono i cani e le mucche.