Martedì 22 agosto è iniziata a Johannesburg, in Sudafrica, la quindicesima riunione dei BRICS.
BRICS.
I BRICS è il gruppo di paesi emergenti composto da Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica.
Il nome BRICS è formato dalle iniziali di questi paesi.
Un banchiere degli Stati Uniti ha inizIato a indicare con la sigla BRIC (senza la S di Sudafrica) alcuni Paesi in rapido sviluppo economico dove era vantaggioso investire.
Nel 2009 Brasile, Russia, India, Cina decisero di incontrarsi e formare un gruppo Paesi emergenti: i BRIC.
Nel 2010 invitarono anche il Sudafrica e da BRIC diventarono BRICS.
Oggi i BRICS producono il 26 per cento del PIL mondiale (era l’8 per cento nel 2001), contro il 43 per cento generato dai paesi del G7 (era il 65 per cento nel 2001).
Questi numeri testimoniano la tendenza dei BRICS ad aumentare il loro peso economico.
All’interno del gruppo, però, il ruolo della Cina è sproporzionato: da sola produce il 70 per cento del PIL di tutti i BRICS.
IL VERTICE DI JOHANNESBURG.
A Johannesburg sono presenti il presidente cinese Xi Jinping, il presidente brasiliano Lula da Silva, il primo ministro indiano Narendra Modi e il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa.
Il presidente russo Vladimir Putin partecipa soltanto in videoconferenza; il ministro degli Esteri Sergei Lavrov sostituisce Putin.
Se Putin fosse presente le forze dell’ordine sudafricane sarebbero costrette ad arrestarlo a causa di un mandato di arresto.
La Corte penale internazionale a marzo ha emesso il mandato.
Il mandato riguarda il trasferimento forzato in Russia di migliaia di bambini ucraini provenienti dalle zone occupate dall’esercito russo.
GLI ARGOMENTI DEL VERTICE.
Uno degli argomenti in discussione è l’allargamento del BRICS ad altri Paesi in via di sviluppo.
Ci sono 22 Paesi che hanno fatto richiesta formale di entrare e circa altri che 20 ne stanno discutendo.
La Cina vuole allargare il gruppo per creare un ampio blocco di Stati in grado di contrastare l’influenza che l’Occidente sotto la guida degli Stati Uniti ha ancora oggi sulla politica e sull’economia mondiali.
Mercoledì 23 agosto il presidente cinese ha detto: “Dovremmo consentire a più paesi di unirsi alla famiglia Brics, al fine di rendere la governance globale più giusta e ragionevole“.
Il presidente indiano Modi ha detto di essere favorevole all’allargamento dei BRICS.
Un’altro argomento è la creazione di una moneta comune: questo argomento è portato avanti dal presidente del Brasile, Lula.
Questo obiettivo sembra alla maggior parte dei commentatori irrealizzabile oggi.
La guerra in Ucraina è l’argomento portato da Putin in videoconferenza: Putin ha ripetuto che la responsabilità della guerra è della NATO e degli Stati Uniti.
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