1.
Il 30 marzo il gran giurì (una giuria speciale composta da cittadini) del tribunale di Manhattan, a New York, ha votato per incriminare Donald Trump.
L’incriminazione riguarda il presunto pagamento di 130mila dollari a un’attrice di film porno (Stormy Daniels).
Nel 2016 Trump, tramite il suo ex avvocato, avrebbe pagato l’attrice perché non parlasse un rapporto sessuale avuto con lui una decina di anni prima.
Il reato è la scorretta rendicontazione del pagamento.
Negli Stati Uniti, infatti, ci sono leggi molto severe sulle spese dei candidati politici.
Trump si è dichiarato non colpevole.
La prima udienza del processo sarà nel marzo 2024.
2.
Il 9 giugno Trump è stato incriminato in un tribunale di Miami, in Florida, per aver conservato nella propria villa di Mar-a-Lago alcuni documenti governativi riservati risalenti al suo periodo da presidente.
I documenti contenevano informazioni su armi nucleari, piani militari e di spionaggio.
Trump è stato incriminato per 3.7 reati che violano 7 leggi federali.
Trump si è dichiarato non colpevole.
In seguito Trump è stato accusato anche di aver fatto pressioni sul responsabile della sua villa affinché cancellasse i video delle telecamere di sicurezza per nascondere prove della sua colpevolezza.
La prima udienza del processo dovrebbe essere a maggio 2024; potrebbe slittare se saranno accolte le richieste della difesa.
3.
Il 1° agosto Trump è stato incriminato per l’assalto al Congresso il 6 gennaio 2021.
L’indagine riguarda i fatti che portarono all’assalto al Congresso del 6 gennaio 2021 da parte dei sostenitori di Trump.
L’accusa è di aver cospirato contro gli Stati Uniti e contro i diritti dei cittadini per restare al potere nonostante avesse perso le elezioni.
Gli altri capi d’accusa sono intralcio a un procedimento governativo e tentativo di influenzare i testimoni.
La pena massima per il reato più grave è di 20 anni di carcere.
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