21 Luglio 2023 |

Tempo di lettura: 10'

FORSE ARRIVA LA TERZA RATA DEL PNRR

Il governo italiano ha proposto un compromesso
terza rata pnrr un fascio di banconote

Il PNRR permette all’Italia di ottenere 235 miliardi tra finanziamenti a fondo perduto e prestiti agevolati dal piano Next Generation dell’Unione Europea.

In cambio di questi finanziamenti l’Italia deve realizzare una serie di riforme e raggiungere gli obiettivi di spesa stabiliti.

LA PRIMA E LA SECONDA RATA DEL PNRR.

Fino ad oggi l’Italia ha ricevuto il prefinanziamento e 2 rate di finaziamento.

L’Italia ha presentato la documentazione per ottenere il pagamento della prima rata di 21 miliardi di euro il 30 dicembre 2021. La commissione europea ha approvato il pagamento 2 mesi dopo (28 febbraio 2022).

La documentazione della seconda rata è stata inviata dal governo Draghi il 29 giugno e la commissione europea ha dato il via libera 3 mesi dopo (a settembre).

LA TERZA RATA DEL PNRR.

Il governo Meloni ha inviato la documentazione per il pagamento della terza rata il 30 dicembre 2022.

Già a febbraio la commissione europea aveva detto di voler controllare se gli obiettivi fissati erano stati raggiunti.

Solo il 20 luglio dopo 7 mesi si è forse trovata la soluzione che sblocca la terza rata.

Il governo italiano, infatti, ha studiato un piano per superare le obiezioni europee.

Le obiezioni europee riguardavano in particolare un obiettivo non raggiunto, cioè quello di aggiungere 7mila 500 posti letto per gli studenti entro la fine del 2022.

L’Italia e la commissione europea sono arrivati a un compromesso.

Il compromesso è questo: l’obiettivo di creare 7mila 500 posti entro fine 2022 sparisce.

Ci sarà un obiettivo più complessivo: la creazione di  60 mila posti letto universitari in più entro la fine del 2026.

L’Italia riceverà per questo slittamento circa 500 milioni in meno di quelli previsti per la terza rata.

Verranno erogati con la quarta rata, se gli obiettivi saranno raggiunti.

Ora la commissione europea deve valutare la proposta italiana; molti analisti ritengono che la risposta sarà positiva.

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