Ieri, domenica 15 novembre, sono terminati gli “stati generali” del Movimento 5 Stelle.
- Ieri c’è stato un incontro finale on-line con 305 rappresentanti
- In precedenza c’erano stati, sempre on-line, incontri provinciali.
Gli “stati generali” sono, nei fatti, un congresso del Movimento.
Gli “stati generali” avevano l’obiettivo di riorganizzare il Movimento.
Il Movimento deve riorganizzarsi dopo le dimissioni di Luigi Di Maio da capo politico, le sconfitte alle elezioni amministrative e il passaggio dal primo al secondo governo Conte.
Gli “stati generali” hanno visto la contrapposizione di una corrente più istituzionale di Luigi Di Maio e Vito Crimi e quella più radicale di Alessandro Di Battista.
- Non c’è stata una rottura tra le due correnti, come molti pensavano.
I principali argomenti sono stati:
- la regola dei due mandati (cioè la regola per cui i politici del Movimento possono essere eletti solo 2 volte);
- L’uscita dei Benetton dalla società che ha la concessione di Autostrade;
- Il rapporto con il PD (Partito Democratico);
- La legge elettorale;
Il rapporto con la Piattaforma Rousseau.
Il documento finale sarà pubblicato solo tra qualche giorno.
Gli iscritti, poi, voteranno il documento.