26 Giugno 2018 |

Tempo di lettura: 8'

RITROVA I GENITORI DOPO 20 ANNI

AVERE FIGLI IN CINA

  • In Cina dal 1979 al 2013 le autorità hanno applicato una rigida politica del controllo delle nascite.
  • Le coppie avevano “diritto” di avere un solo figlio.
  • Se una coppia aveva più di un figlio doveva pagare grosse multe.
  • A causa di questa politica le coppie povere erano costrette a rinuniciare ad avere più di un figlio.

UNA COPPIA POVERA

  • Nel 1995 Xu Lida e sua moglie erano una giovane coppia; avevano  una figlia.
  • Per questo motivo – secondo le leggi di quegli anni – avrebbero dovuto non far nascere la nuova arrivata.
  • Ma questa coppia decise di far nascere la bambina e abbandonarla poi nel mercato della loro città.
  • Per non perdere ogni speranza di rivederla in futuro Xu Lida lasciò nella culla che proteggeva la bambina una lettera.
  • In questa lettera il padre scrisse la data di nascita della piccola: 7 luglio 1995 e spiegava che la povertà li aveva costretti ad abbandonare la piccola.
  • Il padre ringraziava chi si fosse preso cura della bimba; esprimeva infine l’augurio di incontrare  un giorno la figlia.
  • Per rendere possibile quest’incontro dava appuntamento alla figlia presso un monumento della sua città la mattina del 7 luglio di dieci o venti anni dopo.

LA FIGLIA

  • La bambina per un anno visse in un orfanotrofio cinese, poi fu adottata da una coppia del Michigan, negli Stati Uniti.
  • La coppia aveva già 2 figli e mise alla bambina cinese il nome di Kati.
  • Ai genitori adottivi fu affidata anche la lettera del padre.
  • Un loro conoscente tradusse la lettera dal cinese e dopo lunghe ricerche riuscirono a scoprire chi era il  padre biologico della loro Kati.

UN PADRE FEDELE

  • Il padre biologico della bambina, infatti, dal 2004 ogni anno è andato il 7 luglio presso il monumento indicato nella lettera ad aspettare la figlia che aveva dovuto abbandonare.
  • In quel giorno l’uomo, mentre aspettava fiducioso la figlia, raccontava la sua storia a chi voleva ascoltarla.
  • I genitori adottivi   hanno raccontato la verità a Kati quando ha compiuto venti anni.
  • A quel punto la ragazza ha capito di non essere stata abbandonata perché non amata o non desiderata ma per necessità.
  • Kati è andata in Cina e ha conosciuto i suoi genitori biologici; per il momento si è fermata solo due giorni, ma ha deciso di tornare periodicamente in Cina.
  • Nella foto un momento dell’incontro di Kati con la famiglia di origine.
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