5 Febbraio 2018 |

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REAZIONI AI FATTI DI MACERATA

  • Praticamente tutti i leader politici hanno parlato della sparatoria di Macerata.
  • Matteo Renzi, PD, ha invitato tutti alla calma e alla responsabilità.
  • Matteo Salvini, Lega, dopo aver condannato la sparatoria, ha detto: «È chiaro ed evidente che un’immigrazione fuori controllo,  come quella organizzata, voluta e finanziata in questi anni, porta allo scontro sociale».
  • Silvio Berlusconi ha detto: «Oggi in Italia si contano almeno 630 mila migranti di cui solo il 5 per cento, e cioè 30 mila, ha diritto di restare in quanto rifugiati e cioè fuggiti da guerra e morte. Gli altri 600 mila sono una bomba sociale pronta a esplodere, perché vivono di espedienti e di reati». Molti commentatori hanno detto che i conti di Berlusconi sono sbagliati.
  • Luigi Di Maio, Movimento 5 Stelle, ha detto: «Lancio un appello a tutti i leader dei partiti su quello che è successo a Macerata: stiamo in silenzio e non facciamo campagna elettorale sulla pelle della ragazza uccisa e dei feriti di oggi».
  • Pietro Grasso, Liberi e Uguali,  ha detto «Se fomenti il razzismo e il fascismo, qualcuno che spara per strada rischi di trovarlo. E noi siamo contro l’odio, il razzismo e il fascismo, ma anche contro gli irresponsabili che li fomentano».
  • Anche l’Unione Europea, con il vicepresidente della Commissione, ha commentato l’accaduto definendo la sparatoria: “Un attacco volontario ai nostri valori fondamentali, un tentativo di distruggere il tessuto che ci lega come europei”.
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