«In tempi in cui la complicazione viene confusa con l’intelligenza, e sembra piú profonda della semplicità, io ho scelto per me lo stile della leggerezza.
La leggerezza che non mostra lo sforzo che si fa per ottenerla.
Teniamo sempre presente che semplicità non è semplificazione, e vale solo dopo aver sbrogliato il gomitolo della complessità».
- Queste parole sono dello scrittore Raffaele La Capria.
RAFFAELE LA CAPRIA.
- Raffaele La Capria è morto oggi, 27 giugno.
- Era nato a Napoli il 3 ottobre 1992: avrebbe, quindi, compiuto tra pochi mesi 100 anni.
- La Capria si è laureato in Giurisprudenza; in seguito ha viaggiato a lungo.
- Ha soggiornato in Francia, Inghilterra, Stati Uniti.
- La Capria ha scritto 3 romanzi.
- Il romanzo Ferito a morte del 1961 è considerato uno dei maggiori romanzi italiani del ‘900.
- Ferito a morte ha vinto il Premio Strega nel 1961.
- La Capria ha scritto anche le sceneggiature di molti film.
- La collaborazione con il regista Francesco Rosi ha fatto nascere Le mani sulla città (1963), Uomini contro (1970), Cristo si è fermato a Eboli (1979), Diario napoletano (1992).
- Ecco la scena iniziale del film Le mani sulla città.
- Fin dal 1978 La Capria è collaboratore culturale del Corriere della Sera.
- Negli anni la scrittura di La Capria si è orientata verso la saggistica, i racconti, l’autobiografia.
- Indimenticabili le descrizioni dei suoi animali e del suo rapporto con loro.
- Nel 2001 aveva vinto il Premio Campiello alla carriera.
- Nel 1966 aveva sposato l’attrice Ilaria Occhini, nipote della scrittore Giovanni Papini.
- Hanno vissuto insieme per 60, fino alla scomparsa dell’attrice nel 2019.

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