9 Ottobre 2017 |

Tempo di lettura: 8'

POVERI E OBESI

  • Oggi nel mondo ci sono più obesi che persone sottopeso.
  • Ci sono quindi meno persone che soffrono la fame? Probabilmente sì.
  • Le persone obese sono, in ogni modo, persone malnutrite (cioè nutrite male).
  • Oggi ci sono 700 milioni di persone in sovrappeso; di queste 108 milioni sono bambini.
  • L’obesità porta con sé due grandi problemi di salute: le malattie vascolari e il diabete mellito.
  • Queste malattie e l’obesità stanno proliferando in Paesi in via di sviluppo.
  • I poveri, in passato, erano denutriti, cioè nutriti poco; ora sono malnutriti, cioè nutriti con cibo scadente, cibo – cioè – alto contenuto calorico, ma poco nutriente.
  • In poche parole: oggi i poveri del mondo si cibano con cibo spazzatura.
  • Le statistiche parlano chiaro: ad esempio in Brasile la percentuale di persone obese è passata dal 7 per cento del 1980 al 18 per cento di oggi.
  • Gli esperti mettono in relazione l’aumento dell’obesità con l’aumentato consumo di cibo confezionato.
  • Dal 2011 al 2016, a livello mondiale, la vendita di cibi confezionati è aumentato del 25 per cento.
  • La vendita di bevande gasate dal 2000 a oggi  è addirittura raddoppiata.
  • Nei Paesi sviluppati sempre più persone fanno attenzione a ciò che mangiano e cercano di alimentarsi in modo sano e corretto.
  • Le multinazionali dell’alimentazione, quindi, puntano sui Paesi in via di sviluppo, come India e Brasile.
  • In questi Paesi società come la Nestlé stanno diffondendo i loro prodotti a prezzi molto bassi.
  • Nestlé in Brasile ha molte venditrici porta a porta che fanno penetrare i suoi prodotti nella favelas (le baraccopoli brasiliane).
  • di recente Nestlé ha dichiarato che sta modificando le ricette dei suoi prodotti alimentari per renderli più salutari e che non pensava che i suoi prodotti avrebbero causato un’epidemia di obesità in Brasile.
  • Va anche considerato lo stretto legame tra politica ed industria alimentare.
  • Nel 2010 le multinazionali dell’alimentazione si opposero in ogni modo quando in Brasile l’Agenzia Nazionale di Vigilanza Sanitaria (Anvisa) cercò di informare la popolazione sul rischio legati al cibo spazzature e limitare la pubblicità di questo cibo.
  • Infine ci sono molti studi che evidenziano come l‘insicurezza alimentare generi obesità.
  • Si ha insicurezza alimentare quando una persona è in “uno stato di disponibilità limitata o non sicura di cibi nutrienti”.
  • La persona con insicurezza alimentare tenderà a mangiare tutto quello che ha a disposizione in quel momento, in una parola ad abbuffarsi.
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