La fotografa spiega l’immagine con queste parole: “Una mano che combina i mattoncini, interi e rotti, per costruire una casita.”.
Foto di Ilaria Sabbatini per #ParoleBuone.
- Ecco l’OTTAVA Parola buona:
IMPEGNO.
L’ottava parola buona è IMPEGNO.
- Le maratone della vita vanno affrontate con ritmo. Arrivano i passi incerti, che, a ben guardare, spesso sono la maggior parte del percorso.
Oggi più che mai ci scopriamo in un comune cammino. Dopo la prima emergenza sanitaria, torniamo ai sogni, quelli finora distratti dall’inconscia necessità di saziarci di sicurezza e di appartenenza. - Un giorno, capitai in una baracca dal fondo in terra battuta e con un soffitto di canne. Una stanza vuota. Eppure, dentro un grigio sacco di plastica appoggiato alle lamiere delle pareti, notai un bel numero di piccoli giochi, che la mamma di casa aveva raccolto il giorno del compleanno del figlio. Tutte le costruzioni e i pupazzetti erano lì, tranne il gioco che il bimbo aveva scelto di tenere per sé.
Così tanta abbondanza in luogo di stenti, restava sigillata fino a quando era la mamma ad invitare il figlio a pescare un pensierino per il compleanno dei numerosi bambini della baraccopoli. Il sacco che piano piano si svuotava permetteva alle mamme della zona di tenere fede all’impegno che avevano assunto in segreto. Un giorno all’anno, ad ogni bimbo spettava un sacco di regali anche se avesse avuto ben poco nel piatto.
Come erano determinate quelle madri! Tenaci e consapevoli, rinnovavano il ricordo dei loro parti e un mare di doni traboccava dalle loro misere case. Con una rinascita, i bimbi tornavano a tuffarsi nei giochi della vita e a scovare l’oggetto più adatto alle avventure del nuovo anno.
A far crescere i figli non erano le date, ma i cuori perseveranti nel desiderio di realizzazione. Il sacco dell’immondizia era gonfio di aspettative che non sarebbero andate deluse. - La parola buona della settimana è Impegno.
Chi procede con fedeltà e fiducia, afferra il lieto fine, che sfugge camminando con lo sguardo rivolto alla punta delle proprie scarpe.
Un orizzonte di senso aiuta a dedicarsi volentieri anche al viaggio più impegnativo.
TESTO EASY TO READ (ETR)
La parola buona della settimana è IMPEGNO.
Tutti noi abbiamo degli impegni: l’impegno di andare a scuola, l’impegno di andare al lavoro.
Correre è faticoso: la vita è come una corsa. Quando siamo stanchi non corriamo bene, a volte ci fermiamo. La vita molto spesso è una corsa faticosa
In questo tempo di pandemia da coronavirus scopriamo che siamo in una corsa, insieme a tutta l’umanità.
In Italia abbiamo superato tutti insieme il periodo dell’emergenza sanitaria con gli ospedali pieni di malati. Ora torniamo a sognare la vita all’aria aperta, dopo un periodo in cui è stato necessario restare rinchiusi in casa per proteggerci.
Ora ti racconto una storia. Quando sono stato in Africa, sono andato in un villaggio dove abitavano persone poverissime. Un giorno sono entrato in una capanna con un pavimento di terra e un soffitto di canne di bambù. Una capanna fatta di una stanza, vuota.
Dentro la stanza vuota c’era solo un sacco grigio di plastica appoggiato a una parete di lamiera di ferro. Dentro il sacco c’erano dei piccoli giochi. I giochi erano i doni arrivati per il compleanno al bambino che abitava in quella capanna. La mamma aveva fatto scegliere al bambino quale gioco tenere e poi gli altri li aveva messi dentro il sacco grigio.
Il sacco grigio pieno di giochi era un tesoro in un villaggio molto povero. Il sacco rimaneva chiuso fino a quando c’era il compleanno di un altro bambino del villaggio. Quando c’era il compleanno di un bambino la mamma diceva al figlio di andare a prendere un regalo dal sacco grigio.
Le mamme del villaggio volevano che ogni bambino, nel giorno del suo compleanno, ricevesse tanti doni, anche se in famiglia c’era poco da mangiare. Il sacco grigio si svuotava a poco a poco e si riempiva l’anno dopo, al nuovo compleanno.
Era un impegno segreto delle mamme.
Le madri erano forti e capaci di mantenere la promessa. Ogni bambino festeggiava il suo compleanno con i molti giochi che riempivano la povera capanna in cui abitava. Il bambino prendeva il gioco più bello per vivere le sue avventure nel nuovo anno.
I bambini crescevano bene grazie all’intelligenza e al cuore delle madri che desideravano un futuro migliore per i figli. Un futuro migliore rappresentato dai giochi dentro il sacco grigio.
La parola buona della settimana è Impegno.
Chi va avanti e crede che il mondo può diventare migliore cammina e guarda lontano, oltre la punta delle sue scarpe.
Il viaggio della vita è meno difficile se ho un sogno e continuo a credere che potranno accadere cose belle, anche quando è il viaggio è impegnativo.
[Testo in scrittura ETR – Easy To Read, “facile da leggere”- a cura del team ETR della Cooperativa Accaparlante–Associazione “Centro Documentazione Handicap”]
Video in Lingua dei Segni Italiana (LIS) con sottotitoli
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[Video traduzione in Lingua dei Segni Italiana (LIS) a cura di Marilena Lionetti, dottoressa in Psicologia clinica e Interprete LIS]
[Sottotitoli a cura di Vera Arma, CulturAbile Onlus]
[Montaggio a cura di Marcantonio Lunardi]
[Un grazie particolare alla Fondazione Pio Istituto dei Sordi di Milano per l’importante sostegno al progetto #ParoleBuone]
PILLOLE AUDIO DI SERGIO ASTORI.
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TESTO IN CAA.

