Oliva Denaro e la sua storia: il rapimento a scopo di libidine, il coraggio suo e della sua famiglia, in un paesino siciliano degli anni 60, di denunciare il colpevole e di sfidare la legge che impone sempre alla vittima di dimostrare di esserlo, di non aver provocato, di non aver incoraggiato.
Il suo coraggio di rifiutare il matrimonio riparatore e una conseguente vita di infelicità per vivere invece una vita autonoma grazie al lavoro, ecco questa storia è la storia di molte donne, una storia che in alcuni luoghi deve essere ancora scritta.
- L’ideale sarebbe potersi prendere per mano, come Saro e Oliva e incamminarsi soli all’altare, per vivere insieme una vita che è già difficile senza complicarla ancora.
- Oliva comprende che “nessuna donna è fragile: fragile è solo chi è esposto all’ingiustizia”.
- La storia termina nel 1981, quando furono abrogati gli articoli 544 e 587 del Codice Penale, che regolavano il matrimonio riparatore e il delitto d’onore.
- Mi piace ricordare qui Franca Viola, la prima donna che rifiutò il matrimonio riparatore nella Sicilia degli anni ’60, e alla quale penso si sia ispirata la scrittrice.
- Indimenticabile la figura di Salvo, il padre di Oliva con i suoi silenzi, il suo “non lo preferisco”, l’aver accompagnato la figlia permettendole di scegliere la sua vita, sfidando povertà ed ignoranza, sopraffazioni e volgarità, umiliazioni e dicerie. “Io sono un contadino e quello che conosco è piantare il seme e aiutare la pianta a venir su nonostante il tempo secco, la pioggia improvvisa, il vento forte. Metto un sostegno quando è debole e tengo lontani i parassiti che la possono fiaccare, ma poi la pianta, se trova la strada, cresce da sé……..ma se tu inciampi, io ti sorreggo.”
- Questo è il secondo romanzo di Viola Ardone e credo che ci troviamo di fronte ad una scrittrice di grande talento.
OLIVA DENARO. UN ROMANZO DI VIOLA ARDONE
SAPERE DIRE DI NO
