RIASSUNTO: Il Festival di Cannes ha presentato il nuovo film di Martin Scorsese.
Il titolo è Killers of the Flower Moon.
Il film si basa su i fatti narrati in un libro: Gli assassini della terra rossa.
I fatti sono realmente accaduti.
Negli anni 20 del ‘900 la tribù dei nativi americani Osage è diventata molto ricca.
Sotto le sue terre, infatti, c’è il petrolio.
I petrolieri bianchi usano ogni mezzo per impossessarsi delle loro ricchezze.
Ernest Burkhart (Leonardo Di Caprio), reduce dalla Prima Guerra Mondiale sposa una Osage facoltosa, Mollie (Lili Gladstone) per arrivare al suo patrimonio.
Lo zio di Ernest è William Hale (Robert De Niro) è la mente del complotto per impossessarsi delle ricchezze degli Osage.
Interviene l’FBI per porre fine alle violenze contro i ricchi Osage.
Il 20 maggio il Festival del cinema di Cannes ha presentato il film di Martin Scorse Killers of the Flower Moon.
Il film era presente al Festival fuori concorso.
Tra gli interpreti ci sono Robert De Niro e Leonardo Di Caprio.
De Niro recita per la decima volta in un film di Scorsese, mentre Di Caprio è alla sesta collaborazione con Scorsese.
La critica ha elogiato il film sia dal punto di vista stilistico sia le interpretazioni di tutti gli attori.
A Cannes al termine della proiezioni gli spettatori hanno applaudito il film per 9 minuti.
Il libro-inchiesta Killers of the Flower Moon, del giornalista americano David Grann, ispira il film.
Nella traduzione italiana il titolo del libro è diventato Gli assassini della terra rossa.
LA STORIA VERA.
Il libro e il film narrano un evento poco conosciuto della storia degli Stati Uniti.
Gli Osage sono una nazione (tribù) dei nativi americani (pellerossa).
Alla fine dell’800 gli Stati Uniti avevano assegnato agli Osage un territorio roccioso e poco coltivabile: l’Oklaoma.

Ma, all’inizio del ‘900, proprio sotto quella terra apparentemente senza valore, gli Osage scoprono giacimenti di petrolio.
I petrolieri, dovevano quindi pagare i diritti di sfruttamento del suolo ai membri della tribù.
I membri della tribù erano 2 mila: tutti avevano diritto alla loro quota di denaro, anche i bambini e le donne.
Grazie al petrolio, gli Osage diventano il gruppo più ricco degli Stati Uniti.
La loro ricchezza scatena, però, l’avidità dei petrolieri.
La violenza è la strada scelta per mettere le mani sul petrolio.
Nel 1925 sono già 60 i ricchi Osange assassinati.
A questi si aggiunge una quantità persone morte “per cause naturali” che naturali non erano.
Questi anni prendono il nome di “anni di terrore di Osage“.
Un altro modo per impossessarsi delle ricchezze degli Osage è sposare una ricca ereditiera.
IL FILM.
Il film racconta appunto uno di quei matrimoni: il matrimonio tra Ernest Burkhart (Leonardo Di Caprio), reduce dalla Prima Guerra Mondiale e una Osage facoltosa, Mollie (Lili Gladstone).
Lo zio di Ernest è William Hale (Robert De Niro) è la mente del complotto per impossessarsi delle ricchezze degli Osage.
Per porre fine alle violenze nel 1925 interviene l’FBI che proprio in quell’occasione muove i primi passi.
Così Martin Scorse in un’intervista spiega il significato del film:
Non era possibile che gli Osage potessero adeguarsi al modello europeo, il modello capitalista, in termini di denaro e proprietà privata.
Perciò, a quel punto, l’atteggiamento dei bianchi è : “stiamo arrivando, e non ce ne andremo. O vi unite a noi, o ve ne dovete andare. E vi amiamo e ammiriamo, eh? Solo che il vostro tempo è finito”.
Il film arriverà nei cinema italiani a ottobre.
Ecco il trailer del film.
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