Mercoledì 18 gennaio il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha parlato in Senato dello stato della giustizia in Italia.
Il giorno dopo ha replicato il discorso alla Camera dei Deputati.
Ha parlato molto di intercettazioni e, tra le altre cose ha detto:
“Se noi non interverremo radicalmente sugli abusi (…) di queste intercettazioni, noi cadremo veramente in una sorta di democrazia dimezzata, perché la segretezza delle informazioni è l’altra faccia della nostra libertà. Pascal diceva che se tutti sapessero quello che tutti noi diciamo degli altri, non avremmo un amico“.
Nordio ha specificato che ci sono 3 tipi di intercettazioni.
- 1. Intercettazioni che riguardano i crimini che minacciano la sicurezza dello Stato. Sono sicure e non arrivano mai alla stampa.
- 2. Intercettazioni preventive. Sono autorizzate dal pubblico ministero. Nordio sostiene che sono molto utili per le indagini e non rischiano di essere divulgate. Il responsabile della divulgazione, infatti, sarebbe individuabile nel pubblico ministero.
- 3. Intercettazioni giudiziarie. Queste intercettazioni passano per molte mani e molti uffici e, secondo Nordio, sono “un pasticcio colossale” e spesso finiscono sui giornali.
Nordio ha detto che il governo vuole intervenire su questo tipo di intercettazioni.
Le sue affermazioni hanno suscitato molte polemiche nei partiti e tra i magistrati.
Foto di Luis Cortés su Unsplash