9 Giugno 2016 |

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Muhammad Alì

La vita di un eroe moderno

  • Muhammad Alì era nato a Louisville, in Kentucky, il 17 gennaio 1942.
  • Alì allora si chiamava Cassius Marcellus Clay.
  • Suo padre dipingeva insegne per i negozi e la madre faceva la cuoca.
  • Il padre educò Alì con gli insegnamenti di un attivista politico afroamericano.
  • Alì entrò in contatto con il mondo del pugilato casualmente.
  • Aveva 12 anni ed era andato a una fiera; gli rubarono la bicicletta.
  • Alì incontrò un poliziotto e gli denunciò il furto, affermando che se avesse incontrato il ladro lo avrebbe picchiato.
  • Il poliziotto, che si chiamava Joe Martin, gestiva una palestra di pugilato e invitò Alì a imparare a boxare.
  • Martin allenò Alì per sei anni.
  • Nel 1960, a 18 anni, Alì vinse (come dilettante) la medaglia d’oro per i pesi medio-massimi alle Olimpiadi di Roma.
  • Alì rischiò di non partecipare alle Olimpiadi, perché aveva molta paura di volare e chiese di raggiungere l’Italia per nave.
  • Alì fu obbligato a viaggiare in aereo: per vincere la paura si procurò un paracadute e lo tenne vicino a sé per tutto il viaggio.
  • Tornato negli Stati Uniti, Alì diventò pugile professionista e andò ad allenarsi a Miami.
  • Qui entrò in contatto con il movimento della Nation of Islam, il movimento musulmano sui diritti dei neri.
  • Alì si convertì all’islamismo nel 1964 e cambiò il suo nome Cassius Clay in Muhammad Alì.
  • Alì fu campione del mondo dei pesi massimi dal 1964 al 1967 e in seguito dal 1974 al 1978.
  • Nel 1966 Alì si rifiutò di partecipare alla guerra in Vietnam.
  • In un intervista affermò: “La mia coscienza mi impedisce di andare a uccidere i miei fratelli…. I Vietcong non mi hanno mai chiamato negro”.
  • Per aver rifiutato di arruolarsi Alì fu condannato a 5 anni.
  • Alì non poté combattere per 3 anni e mezzo, quando vinse il ricorso contro la sentenza.
  • Quando poté tornare sul ring aveva 29 anni.
  • Nel 1981 Alì si ritirò dalle competizioni e nel 1984 gli fu diagnosticato il morbo di Parkinson.
  • Dopo il ritiro, Alì continuò a svolgere attività politica.
  • Nel 1966 accese il braciere olimpico nelle Olimpiadi di Atlanta, negli Stati Uniti.
  • Alì è morto il 4 giugno in seguito a complicazioni durante un ricovero in ospedale.
  • I funerali di Alì si svolgeranno Venerdì 10 giugno nella sua città natale; l’ex presidente Bill Clinton pronuncerà l’orazione funebre.
  • Alì ha avuto una vita sentimentale movimentata: lascia 9 figli avuti da 4 mogli.
  • Sua figlia Laila è l’unica che ha ereditato la passione del padre per la boxe.
  • Laila è diventata campionessa mondiale dei supermedi e non ha mai perso un incontro.
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