- Questa settimana ci sono stati altre persone morte sul lavoro.
- Ieri, lunedì 31 maggio 2021, sono morti 2 operai:
- Vasile Necoara, di 54 anni, è caduto in un condotto a Brescia.
- Un cassone di ferro ha, invece, schiacciato un operaio nel Canavese (Torino).
- I giornali parlano spesso di «emergenza morti sul lavoro» e di «strage continua».
- I sindacati chiedono più sicurezza.
- I politici, inoltre, sono intervenuti per assicurare nuove misure di sicurezza.
- In questo articolo parleremo in breve di:
- Sicurezza sul lavoro: alcuni dati
- Il 2020: un anno particolare
- Cause di morti sul lavoro
SICUREZZA SUL LAVORO: ALCUNI DATI.
- I dati dell’ISTAT e dell’INAIL dicono che negli ultimi anni infortuni e morti sul lavoro sono calati.
- L’ISTAT (Istituto nazionale di statistica) è un ente pubblico di ricerca italiano.
- L’INAIL è l’Istituto nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro.
- Da inizio 2021, però, le persone morte sul lavoro sono più di 300.
- La sicurezza sul lavoro segue i cambiamenti della società.
- La sicurezza sul lavoro coinvolge:
- l’evoluzione del mondo del lavoro,
- lo sviluppo tecnologico,
- le leggi,
- l’istruzione e la formazione.
- Si devono, quindi, considerare i cambiamenti della sicurezza sul lavoro nei decenni, non in pochi anni.
Gli infortuni
- Secondo i rapporti dell’ISTAT, le denunce di infortuni sul lavoro nel 2019 sono state più di 561 mila.
- L’82 per cento degli infortuni è avvenuto sui luoghi di lavoro.
- Il 18 per cento, invece, è avvenuto nel percorso di andata o ritorno da lavoro (“in itinere”).
- Le denunce si sono dimezzate rispetto ai primi anni 2000.
- Rispetto al 2015, c’è stato però un lieve incremento.
- In quell’anno è stata introdotta la norma delle “comunicazioni obbligatorie di infortunio”.
- Questa norma obbliga il datore di lavoro a comunicare all’INAIL tutti gli infortuni che comportano un’assenza di almeno un giorno.
- L’introduzione di questa norma forse ha causato l’aumento del conteggio degli infortuni.
- L’incremento delle denunce rispetto al 2015 si può spiegare anche con la crescita degli incidenti “in itinere.
- I dati dell’INAIL e dell’ISTAT non contano gli infortuni non denunciati dei lavoratori pagati in nero.
Le morti
- Le morti sul lavoro sono calate negli anni.
- I numeri rimangono, però, alti.
- Nel 2019 le denunce di morti sul lavoro sono state 1.179.
- Ci sono, quindi, stati più di 3 morti sul lavoro al giorno.
- Le morti sono calate del 9,4% rispetto al 2015.
- I morti sul lavoro del 2019 sono stati 85 in meno rispetto al 2018.
- I dati vengono influenzati infatti da tante variabili, come per esempio gli incidenti che coinvolgono più lavoratori.
- Nel 2018, per esempio, il crollo del ponte Morandi ha causato la morte di 15 lavoratori.
- I numeri rimangono, però, alti.
- Eurostat è l’ufficio statistico dell’Unione europea.
- I dati più aggiornati di Eurostat sugli incidenti mortali sul lavoro sono relativi all’anno 2016.
- Eurostat calcola il numero di incidenti sul lavoro ogni 100 mila lavoratori.
- L’Italia si colloca al decimo posto: ha, infatti una media 2,6 morti ogni 100 mila lavoratori, mentre la media europea è di 2,2 ogni 100 mila lavoratori.
IL 2020: UN ANNO PARTICOLARE
- Non si possono confrontare i dati del 2020 con gli anni precedenti a causa della pandemia Covid-19.
- Molti lavoratori infatti (soprattutto operatori sanitari) sono morti a causa della COVID-19.
- Molte aziende, inoltre, sono rimaste chiuse.
- Molte persone hanno lavorato da casa e quindi hanno ridotto gli spostamenti.
- Questo fatto ha ridotto il numero di incidenti durante il tragitto per andare o tornare dal lavoro.
- La pandemia, inoltre, ha condizionato anche i primi mesi del 2021.
CAUSE DI MORTI SUL LAVORO
- La maggior parte delle imprese italiane sono piccole.
- In queste piccole imprese è difficile investire sulla sicurezza.
- Spesso, inoltre, i lavoratori utilizzano macchinari vecchi con scarsa manutenzione.
- I controlli sulla sicurezza nelle aziende, inoltre, sono diminuiti.
LAVORO NERO E INCIDENTI SUL LAVORO.
- Vi mostriamo due immagini.
1. Tabella del tasso di irregolarità nelle irregolarità nei rapporti di lavoro regione per regione.
- Questa tabella è tratta da Il Fatto Quotidiano e chemostra il tasso di irregolarità per il 2017, ultimo anno disponibile, varia regione a regione.
- In 5 regioni su 6 del Nord Italia il lavoro irregolare ha un valore pari o inferiori al 10%.
- Nel Sud i valori pari o superiori al 15% per tutte le regioni con una punta intorno al 20% per Calabria e Sicilia.

2. Distribuzione media degli infortuni sul lavoro in Italia rispetto al numero di occupati.
- Questa immagine è tratta da You Trend e analizza il numero degli infortuni sul lavoro negli ultimi 5 anni (2015/2019).
- I colori chiari indicano pochi infortuni sul lavoro, i colori scuri indicano molti infortuni sul lavoro.

- Sia la tabella sia la cartina utilizzano dati ufficiali.
- La tabella utilizza dati Inail; la cartina dati Istat.
- I dati non sono perfettamente omogenei (la tabella si riferisce solo all’anno 2017, mentre la cartina analizza i dati di 5 anni).
- Le due immagini, però, evidenziano che dove c’è più lavoro irregolare (lavoro nero) ci sono meno infortuni sul lavoro.
- Questo dato, è ovvio, in realtà significa che dove c’è lavoro nero è impossibile quantificare in modo aderente alla realtà il numero dei lavoratori infortunati o morti.
- L’istat chiama i lavoratori irregolari “unità di lavoro non osservabili”.
- Sia la tabella sia la cartina utilizzano dati ufficiali.
- La tabella utilizza dati Inail; la cartina dati Istat.
- I dati non sono perfettamente omogenei (la tabella si riferisce solo all’anno 2017, mentre la cartina analizza i dati di 5 anni).
- Le due immagini, però, evidenziano che dove c’è più lavoro irregolare (lavoro nero) ci sono meno infortuni sul lavoro.
- Questo dato, è ovvio, in realtà significa che dove c’è lavoro nero è impossibile quantificare in modo aderente alla realtà il numero dei lavoratori infortunati o morti.
- L’istat chiama i lavoratori irregolari “unità di lavoro non osservabili”.
- Da un lato possiamo pensare che il numero di infortuni gravi non denunciati è però probabilmente basso.
- È difficile, infatti, che incidenti gravi o mortali sfuggano ai controlli.
- Dobbiamo, però, anche ricordare che il maggior numero di lavoratori irregolari è nell’agricoltura e nel Sud.
- Qui lavoravano molte persone immigrate, quasi fantasmi per la nostra società.