Miles Davis avrebbe compiuto 95 anni lo scorso 26 Maggio, infatti è nato il 26 maggio 1926 ed è morto il 28 settembre 1991.
Davis era un musicista compositore e trombettista jazz ed è considerato uno degli artisti più influenti del ventesimo secolo.
Inizia la carriera di trombettista molto giovane nella città dove vive: Saint Louis nello Stato del Missouri.

Proprio a Saint Louis, mentre assiste a un concerto, la band che deve esibirsi lo chiama per sostituire un trombettista.

Così, a soli 18 anni, Davis si ritrova a suonare per la prima volta con Charlie Parker e Dizzy Gillespie.
Charlie Parker e Dizzy Gillespie sono tra i maggiori esponenti del bebop.
Dopo questa esperienza, Davis decide di trasferirsi a New York, per studiare alla Julliard School of Music, esoprattutto per suonare nei club newyorkesi con Parker, Gillespie, Monk e molti altri artisti della scena bebop.
Il bebop è uno stile del jazz che si sviluppa negli anni Quaranta soprattutto a New York.
È caratterizzato da tempi molto veloci e da elaborazioni armoniche innovative.
Il periodo che segue è buio: Davis è dipendente dall’eroina, ma nonostante questo continua ad alimentare la scena jazz.
Davis, infatti, inventa veri e propri generi, quali l’hard bop, il “meditativo” cool jazz, ma soprattutto con l’ album “Kind of blue” decreta la nascita del jazz modale.
SO WHAT (dall’album Kind of Blue)
- Il jazz modale è un genere che getterà le basi per buona parte della musica pop degli anni a venire.
- Negli anni ‘80 Davis continua la sua sperimentazione e questa volta riesce a fondere il jazz con la musica pop e rock di quegli anni.
- Da questa sperimentazione esce il disco simbolo di un’epoca: “Tutu”.
TUTU (dall’album Tutu)
Tutu dimostra ancora una volta che Davis ha una grande capacità di adattamento ai modelli culturali di qualunque epoca.
La sua capacità di aderire allo spirito di un epoca non riguarda solo la musica, ma anche l’abbigliamento e lo stile di vita.

- La notorietà pop porta Davis addirittura ad essere protagonista in una puntata di una serie tv culto: “MiamiVice”.
- Vi lasciamo con queste sue parole risalenti al periodo del bebop: “perché suonare tutte queste note quando possiamo suonare solo le migliori?