Il quotidiano online Il Post ha pubblicato un articolo che chiarisce bene come funziona il sistema di manutenzione di Ferrovie Italiane.
Rete Ferroviaria Italiana (RFI) è la società del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane che si occupa dei binari e delle stazioni italiane.
IL FATTO.
Nella notte del 31 agosto a Brandizzo in provincia c’è stato un incidente sul lavoro che ha ucciso 5 operai.
Gli operai stavano lavorando sui binari della stazione ferroviaria di Brandizzo quando un treno è passato e li ha uccisi.
Gli operai lavoravano per l’azienda Si.gi.fer che ha in appalto i lavori di manutenzione.
2 lavoratori si sono salvati: sono il tecnico di Rete Ferroviaria Italiana (RFI) (Antonio Massa), addetto al cantiere in cui lavoravano gli operai, e il capocantiere (Andrea Girardin Gibin) dell’azienda Si.gi.fer.
La procura di Ivrea è responsabile delle indagini.
Le indagini devono capire come è avvenuto l’incidente.
COME FUNZIONA LA MANUTENZIONE DELLE FERROVIE.
Per capire è utile separare la manutenzione e la sicurezza della circolazione dei treni e la sicurezza e la manutenzione della rete ferroviaria (cioè dei binari e del terreno su cui i binari corrono).

Rete Ferroviaria Italiana (RFI) è la società del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane che si occupa della rete ferroviaria e delle stazioni italiane.
Le norme del documento “istruzione protezione cantieri” dettano le procedure da seguire quando gli operai lavorano sui binari.
Sono del 1986 e sono state modificate più volte.
C’erano 2 modi di lavorare sui binari:
- l’interruzione della circolazione dei treni;
- l’avvistamento del treno. Questa è una pratica molto pericolosa perché prevede il controllo dell’arrivo dei treni avviene a vista il posizionamento a mano di un segnale sui binari per avvertire i macchinisti dei treni dei lavori in corso.
Nel 2010 un decreto ( n.16) di ANSFISA vietò di lavorare controllando a vista l’arrivo del treno.
Un grave incidente sul lavoro, infatti, aveva provocato la morte di 2 operai travolti da un treno.
RFI, però, temeva che interrompere la circolazione dei treni per tutti i lavori di manutenzione creasse troppi disagi e ritardi.
Questo decreto divenne, quindi, operativo solo nel 2021.
Ci sono 3 tipi di interruzione.
- accidentale: per problemi improvvisi (come la caduta di un albero);
- programmata: prevede un’organizzazione precisa dell’interruzione della circolazione dei treni;
- tecnica: usata per lavori brevi: gli operai lavorano tra un passaggio e un altro dei treni.
L’interruzione programmata e l’interruzione tecnica richiedono un passaggio di informazioni e di permessi molto preciso e anche molto complicato.
Responsabili delle informazioni e dei permessi sono un manutentore di RFI che sorveglia i lavori (chiamato “la scorta“) e il dirigente di movimento (dei treni).
Uno dei problemi – spiega l’articolo – è la rete ferroviaria che non è adeguata al numero dei treni in circolazione.
Quindi si rompe molto facilmente.
Bloccare la circolazione per fare lavori di manutenzione, però, è complicato.
Quindi gli operai spesso lavorano in condizioni non sicure e con poco tempo a disposizione.
IL VIDEO CHE SPIEGA CHE COSA È ACCADUTO A BRANDIZZO.
Martedì 5 settembre il quotidiano La Stampa ha un video che mostra i momenti che precedono l’incidente di Brandizzo.
Kevin Laganà, il più giovane degli operai uccisi dal treno, ha girato il video.
Nel video si vede Laganà che riprende se stesso e la stazione di Brandizzo, mentre alcuni operai iniziano a lavorare su uno dei 2 binari davanti alla stazione.
A un certo punto si sente un uomo dire: «Ragazzi se vi dico “treno” andate da quella parte».
Questo significa che sul binario il transito dei treni non era stato interrotto e che un treno sarebbe potuto passare di lì.
L’uomo spiega agli operai che li avrebbe avvisati a voce di spostarsi per il passaggio del treno.
Lo conferma anche Laganà poco dopo, quando dice «non abbiamo ancora l’interruzione» (interruzione della circolazione del treno.
I SINDACATI E I DATORI DI LAVORO.
Maurizio Landini, segretario generale del sindacato CGIL, ha detto che tutto il sistema della manutenzioni va rivisto e cambiato.
«Sarebbe non accettabile ridurre quello che è accaduto alla responsabilità personale di qualcuno».
«È il momento di fare una procura nazionale sulla sicurezza e mettere insieme le persone che hanno le competenze, investire sugli ispettorati sul lavoro e sulla sicurezza».
L’amministratore delegato di RFI, Gianpiero Strisciuglio, ha negato con forza che la procedura seguita a Brandizzo sia una consuetudine: «Il sistema di regole di RFI è un sistema che non ammette deroghe…».
PER APPROFONDIRE LEGGI: Il Post, I rischi del sistema di manutenzioni sulle ferrovie italiane