- Le spiagge italiane sono proprietà dello Stato, cioè dei cittadini italiani.
- Lo Stato, infatti, non può vendere le spiagge.
- Può però darle in concessione agli stabilimenti.
- In questo articolo parleremo di:
- Gli stabilimenti balneari
- Quanto incassa lo Stato
- Come funzionano le concessioni
- Il mare rimane un bene di tutti
- La nuova indagine.
- Per saperne di più puoi leggere questo articolo del Post.

GLI STABILIMENTI BALNEARI.
- Legambiente ha realizzato una relazione: “Spiagge 2021”.
- Secondo questa relazione,
- Gli stabilimenti balneari occupano il 46 per cento delle spiagge sabbiose.
- Gli stabilimenti inoltre occupano 70 per cento delle spiagge in Liguria e in Emilia-Romagna.
- In Campania occupano, invece il 67,7 per cento, mentre nelle Marche il 61,8 per cento.
- I dati sono molto diversi tra le Regioni anche in base alla conformazione delle coste.
- Questo significa che ci sono poche spiagge libere, dove le persone possono stare senza pagare.
- Un caso limite è il Comune di Gatteo, in provincia di Foggia, dove tutte le spiagge sono date in concessione.
- Altri casi: a Pietrasanta (Toscana) il 98.8 per cento delle spiagge è in concessione; a Laigueglia (Liguria) il 92,5; a Rimini (Romagna) il 90 per cento.
- Casi positivi, invece sono Puglia e Sardegna
- Queste Regioni hanno stabilito il principio del diritto di accesso al mare per tutti.
- Hanno, infatti, fissato che il 60 per cento delle loro spiagge deve essere libero e, quindi, solo il 40 per cento può essere dato in concessione.

QUANTO INCASSA LO STATO.
- Secondo i dati del 2019, le concessioni delle spiagge erano più di 29 mila.
- I canoni della maggioranza di queste concessioni erano inferiori a 2 mila e 500 euro all’anno.
- Nel 2019 lo Stato ha quindi incassato 115 milioni di euro.
- Questa cifra è molto bassa.
- Gli stabilimenti balneari, infatti, guadagnano nel totale molto di più, circa 15 miliardi di euro all’anno.
- Questa differenza tra incassi dello Stato e guadagni degli stabilimenti dura da anni.
- I canoni, infatti, continuano a rimanere gli stessi da anni.
- I rinnovi delle concessioni, inoltre, sono quasi automatici.
COME FUNZIONANO LE CONCESSIONI.
- In alcuni casi la stessa famiglia gestisce lo stabilimento dallo scorso secolo.
- In cambio delle concessioni e affitti bassi, gli stabilimenti avrebbero dovuto investire nelle spiagge e nel turismo.
- Oggi le coste sono ricche di servizi, ma i prezzi degli stabilimenti sono molto alti.
- La gestione delle concessioni è dei Comuni.
- I guadagni delle concessioni vanno, però, in gran parte allo Stato e in minima parte ai Comuni.
- Le regioni a statuto speciale (come la Sicilia e la Sardegna) invece trattengono quasi tutto il canone.
- Nel 2006 la Commissione Europea ha approvato la direttiva Bolkestein.
- La direttiva stabilIsce che le concessioni devono essere affidate attraverso gare con regole equilibrate e pubblicità internazionale.
- I governi italiani, però, non hanno mai applicato questa direttiva.
- L’applicazione della direttiva è stata rimandata fino al 2033.

IL MARE DEVE RIMANERE UN BENE DI TUTTI.
- Il mare però deve rimanere un bene di tutti e va difeso.
- Negli ultimi anni, infatti, cittadini e associazioni hanno protestato contro gli stabilimenti che hanno costruito muri e cancelli.
- Questi ostacoli impediscono l’accesso al mare, mentre le spiagge sono dei cittadini.
- I Comuni possono intervenire per garantire il diritto di accesso alle spiagge.
- Un altro diritto, per esempio, è la battigia, la striscia di spiaggia dove arrivano le onde.
- La battigia è uno spazio libero.
- È infatti possibile sostare temporaneamente sulla battigia senza pagare.
- Le spiagge sono dei cittadini.
- Lo Stato può darle in concessione, ma in modo trasparente, in percentuali adeguate e con un giusto guadagno.

ORA SI INDAGHERÀ SU TUTTE LE CONCESSIONI.
- Nel marzo del 2019 il Tribunale sequestra i Bagni Liggia di Genova perché la concessione viola la direttiva europea (direttiva Bolkestein).
- Tutti gli stabilimenti balneari, però, violano la direttiva europea.
- Claudio Galli, gestore dei Bagni Liggia, presenta, quindi, una denuncia contro tutti i colleghi.
- Il 12 luglio 2021 Galli vince la causa.
- Ora i tribunali di tutta Italia hanno 6 mesi di tempo per capire se le 17.594 concessioni hanno rispettato la direttiva.
- Vedremo che cosa accadrà.