CHE COSA SONO LE PIETRE D’INCIAMPO.
- Le pietre d’inciampo devono il loro nome a un passo del Vangelo.
- San Paolo, infatti nella Lettera ai Romani… scrive: “Ecco io pongo…. una pietra di inciampo un sasso che fa cadere. Ma chi crede in lui non sarà deluso”.
- Nel 1992 un artista tedesco, Gunter Demnig, diede questo nome a un suo progetto artistico.
- Il progetto aveva l’obiettivo di evitare che l’olocausto e le sue vittime fossero dimenticate.
- L’artista ha scelto di installare un cubo di pietra di 10 centimetri di lato in ricordo delle vittime della persecuzione nazista e fascista.
- Il cubo è inserito nel manto stradale davanti all’abitazione di una vittima dell’Olocausto.
- La faccia superiore, in ottone, ha inciso nome e cognome della vittima, l’anno di nascita, la data, l’eventuale luogo di deportazione e la data di morte, se conosciuta.
- Le vittime così ricordate non sono solo ebrei ma anche omosessuali, rom, testimoni di Geova, disabili fisici e mentali, oppositori del regime nazista e membri della Resistenza.
- Dal 1992 al 2016, quindi in 24 anni, sono state poste 56 mila pietre d’inciampo in molti Paesi europei.
- A Roma, in alcune occasioni, le pietre d’inciampo sono state tolte “perché non gradite”.
OGGI.
- Nella notte tra il 9 e il 10 dicembre a Roma sono state divelte e rubate 20 pietre d’inciampo.
- Queste pietre d’inciampo rimosse erano in via Madonna dei Monti numero 82, nel centro storico della città.
- Le pietre erano state posate il 9 gennaio 2012, di fronte all’abitazione della famiglia ebrea Di Consiglio, a cui le targhe erano dedicate.
- L’associazione “Arte in Memoria”, che si occupa dell’installazione delle pietre d’inciampo a Roma dal 2010 ha denunciato il fatto.
LA FAMIGLIA DI CONSIGLIO
- La famiglia Di Consiglio fu tra le famiglie ebree più colpite a Roma.
- Più di 20 persone che componevano la famiglia furono deportate ad Auschwitz o trucidate alle Fosse Ardeatine.