Lampedusa è il territorio italiano più vicino alle coste dell’Africa.
Lampedusa, infatti, dista 113 chilometri dalle coste della Tunisia e 205 chilometri dalle coste della Sicilia.

Fra martedì 12 settembre e il pomeriggio di mercoledì 13 settembre sono arrivate a Lapedusa più di 7 mila persone migranti dalle coste dell’Africa.
Il centro di accoglienza dell’isola (hotstop) dell’isola è nato per accogliere 400 persone; mercoledì ne ospitava 7mila.
Sono numeri che non hanno consentito un’accoglienza adeguata e dignitosa.
Nella notte del 13 settembre un neonato di 5 mesi è annegato durante lo sbarco.
Tra l’altro bisogna ricordare che le persone arrivano stanche, disidratate, affamate.
Le barche dei migranti devono attraccare al molo Favaloro dove i migranti sbarcano e devono aspettare di essere registrati.
Sul molo non c’è acqua potabile e non ci sono servizi igenici.
Le persone sono quindi rimaste senza acqua, senza cibo, senza potersi proteggersi dal caldo e dal sole.
Ci sono stati momenti di tensione e la guardia di finanza ha caricato per contenere i migranti.
Anche le forze dell’ordine, i volontari della Croce Rossa, i sanitari e tutti i soccorritori sono molto stanchi e provati dalla fatica e dalla tensione.
La portavoce della commissione europea specifica che sono in corso contatti tra Ursula von der Leyen (presidente della commissione europea) e Giorgia Meloni per un sostegno anche finanziario all’Italia.
Non è facile capire perché stiano arrivando così tanti migranti.
Certo le condizioni di bel tempo e la situazione economica particolarmente pesante in Tunisia sono spiegazioni del fenomeno.
Sono iniziati i trasferimenti dei migranti in altre località.
Intanto si delinea uno scontro all’interno del governo tra la linea di Giorgia Meloni che fa accordi con i governi africani e la Lega che sceglie una linea più dura.
Salvini, infatti, vede nell’aumento del numero dei migranti una volontà di mettere in difficoltà l’Italia e parla di un “atto di guerra”.
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