Il 13 settembre intense alluvioni hanno colpito la Libia.
La Libia è uno Stato del Nordafrica. Occupa la parte centrale del Nordafrica.
Dal 2014 la Libia è divisa dal 2014 fra 2 governi rivali: uno guidato dal maresciallo Khalifa Haftar a est (la zona che viene chiamata Cirenaica) e un altro a ovest che ha sede nella capitale Tripoli guidato dal primo ministro Abdul Hamid Dbeibah.
La comunità internazionale riconosce come legittimo il governo di Tripoli.

L’ALLUVIONE.
L’alluvione ha colpito soprattutto nella zona nord-est dove si trova la città di Derna.
Derna è una città con circa 90 mila abitanti.
Un canale, che rimane asciutto buona parte dell’anno attraversa la città e sfocia in mare.
2 dighe a monte del canale controllano il flusso d’acqua nel canale.
La tempesta “Daniel” (che aveva provocato danni in Grecia, Turchia e Bulgaria) ha fatto crollare le 2 dighe.
Un’immensa massa ha invaso la città di Derna.
Dopo essere stato a Derna il ministro libico dell’Aviazione ha detto: “Non esagero quando dico che il 25 per cento della città è scomparso. Moltissimi edifici sono crollati”.
IL RISCHIO DI EPIDEMIE.
A una settimana dal disastro la Mezzaluna Rossa libica (l’equivalente della Croce Rossa) e le Nazioni Unite parlano di almeno 11.300 morti e più di 10mila dispersi.
Il fatto che dopo una settimana ci siano ancora così tanti dispersi fa pensare che il numero totale dei morti sia destinato presto a salire ancora molto.
Ci sono moltissimi morti da seppellire e le autorità temono che si diffonda un’epidemia di colera.
Da domenica 17 sono iniziate le vaccinazioni di massa.
I primi ad essere vaccinati sono stati gli operatori sanitari, i soccorritori e i bambini.
LE RESPONSABILITÀ DEL DISASTRO.
La situazione politica della Libia con 2 governi in lotta ha favorito una situazione che ha peggiorato le conseguenze del disastro.
Nessuno dei 2 governi ha, infatti, denaro e autorevolezza per investire nella manutenzione di infrastrutture come le dighe che sono crollate.
Lo scorso anno una ricerca di un università libica aveva avvertito che i lavori di manutenzione delle dighe erano urgenti per “un alto rischio di inondazioni”.
Inoltre, nell’imminenza del pericolo, le autorità non hanno fatto evacuare le persone dalle zone a rischio.
Il sindaco di Derna e un portavoce di Haftar hanno respinto le critiche.
Questo breve filmato mostra come era Derna prima dell’alluvione e come è oggi dopo l’alluvione.
LEGGI ANCHE: LIBIA. FRANCIA. ITALIA.