22 Gennaio 2018 |

Tempo di lettura: 9'

LA SOLITUDINE

La solitudine in Gran Bretagna

  • Jo Cox era una parlamentare laburista inglese; è stata uccisa nel giugno 2016.
  • A lei, che era molto sensibile ai temi sociali, è stata dedicata una Commissione.
  • La Commissione Jo Cox ha messo in evidenza che solitudine e l’isolamento sociale sono un problema per circa 9 milioni di cittadini del Regno Unito.
  • In Gran Bretagna vivono circa 4 milioni di persone sopra i 75 anni.
  • Circa la metà di queste persone (cioè circa due milioni di persone) riferisce di rimanere più  giorni e, talvolta,  anche settimane senza parlare con qualcuno.
  • Secondo gli studi della Commissione Cox una persona su 5 va dal suo medico curante soltanto per parlare con qualcuno, mentre molte persone di 65 anni anni affermano che la loro unica compagnia è la televisione o un animale domestico.
  • Per questo motivo il primo ministro britannico, Theresa May, ha deciso di istituire il Ministero della Solitudine.
  •  La ministra incaricata ha detto che uno degli obiettivi del ministero sarà costruire un indicatore che consenta di misurare la solitudine delle persone.
  • L’altro obiettivo sarà. ovviamente cercare di ridurre la solitudine delle persone.

La solitudine in Italia

  • L’ufficio di rilevazione statistica dell’Unione Europea ha rilevato che il 13 per cento degli italiani non ha nessuno cui rivolgersi in un momento di difficoltà.
  • A conferma che anche in Italia il problema della solitudine è presente basta ricordare che Telefono Amico Italia riceve ben 50 mila chiamate ogni anno.

La solitudine e la salute

  • La solitudine è in relazione con una minore aspettativa di vita: le ricerche affermano che la solitudine produce danni alla salute come quelli prodotti dal fumo di 15 sigarette.
  • la psicologa canadese Susan Pinker, che per anni ha studiato gli abitanti del paese più longevo del mondo, Villagrande Strisaili in Sardegna, al primo posto tra i fattori che contribuiscono a garantire longevità e buona qualità della vita sono appunto l’inclusione sociale e le relazioni personali.

Perché siamo soli

  • Le cause della solitudine sono molte: i nuclei familiari sono sempre più piccoli e frammentati, il posto di lavoro non è più un punto di aggregazione ma un terreno di scontro, le attività sociali si riducono e le persone stanno chiuse in casa.
  • A questi problemi si aggiungono modificazioni dello stile di vita più modeste, ma insidiose.
  • I negozi di quartiere dove si scambiano due parole chiudono, molti servizi non sono più svolti agli sportelli, ma al telefono o attraverso un computer: forse l’efficienza del servizio aumenta, ma il contatto umano sparisce.
  • Bisogna prendere atto che gli stili di vita possono cambiare, ma i bisogni delle persone non si modificano.
  • Il senso di comunità e appartenenza deve trovare nuovi modi per essere appagato.
CONDIVIDI

Lascia un commento