- L’11 maggio il Parlamento ha approvato una legge importante per la difesa de nostri mari, laghi, fiumi.
- La Legge è chiamata “Legge Salvamare”.
- Nel 2018 il ministro per l’Ambiente aveva presentato la legge.
- Molte associazioni ambientaliste hanno appoggiato la legge.
- Greenpeace ha, invece, in parte criticato la legge perché difende la pesca a strascico.
- Nel 2018 era ministro per l’Ambiente Sergio Costa del Movimento 5 Stelle.
CHE COSA CAMBIA LA LEGGE SALVAMARE.
- Quasi sempre i pescatori, pescando con le reti a strascico, tirava su insieme al pesce ogni genere di rifiuti.
- I pescatori, se volevano smaltire i rifiuti, dovevano pagare lo smaltimento.
- Non solo, quando portano i riuniti a terra per smaltirli commettevano un reato: “trasporto illecito di rifiuti”
- I pescatori quindi erano costretti a ributtare in mare tutti i rifiuti che trovavano nelle loro reti.
- Con la nuova legge i pescatori diventano “spazzini del mare“.
- Possono portare i rifiuti pescati in porto e depositarle in aree attrezzate.
- Inoltre la legge prevede riconoscimenti per i pescherecci che usano materiali a ridotto impatto ambientale e raccolgono i rifiuti.
- Entro i prossimi 4 mesi un decreto chiarirà i dettagli.
I RIUFIUTI IN MARE: LA PLASTICA.
- Nel 2021 i ricercatori del Centro Ellenico per la Ricerca Marina, hanno tracciato i percorsi e il destino finale dei detriti di plastica nel mar Mediterraneo.
- Lo studio ha valutato che, ogni anno, entrano nel Mediterraneo circa 17.600 tonnellate di plastica.
- La maggior parte finisce sul fondo, mentre 3.760 tonnellate rimangono a galleggiare.
- Una parte della plastica si scompone poi in microplastiche.
- Le microplastiche sono particelle di plastica della dimensione massima di 5 millimetri.
- Le microplastiche sono ingerite dai pesci e, quindi, dagli uomini quando mangiano il pesce.
- Le microplastiche, infatti, sono state trovate nella placenta delle donne, nel sangue e nel latte materno.
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