13 Febbraio 2023 |

Tempo di lettura: 7'

CHE PREVEDE LA LEGGE “SALVA MARE”

ORA I PESCATORI POTRANNO SMALTIRE I RIFIUTI CHE SONO NELLE LORO RETI
  • L’11 maggio il Parlamento ha approvato una legge importante per la difesa de nostri mari, laghi, fiumi.
  • La Legge è chiamata “Legge Salvamare”.
  • Nel 2018 il ministro per l’Ambiente aveva presentato la legge.
  • Molte associazioni ambientaliste hanno appoggiato la legge.
  • Greenpeace ha, invece, in parte criticato la legge perché difende la pesca a strascico.
  • Nel 2018 era ministro per l’Ambiente Sergio Costa del Movimento 5 Stelle.

CHE COSA CAMBIA LA LEGGE SALVAMARE.

  • Quasi sempre i pescatori, pescando con le reti a strascico, tirava su insieme al pesce ogni genere di rifiuti.
  • I pescatori, se volevano smaltire i rifiuti, dovevano pagare lo smaltimento.
  • Non solo, quando portano i riuniti a terra per smaltirli commettevano un reato: “trasporto illecito di rifiuti”
  • I pescatori quindi erano costretti a ributtare in mare tutti i rifiuti che trovavano nelle loro reti.
  • Con la nuova legge i pescatori diventano “spazzini del mare“.
  • Possono portare i rifiuti pescati in porto e depositarle in aree attrezzate.
  • Inoltre la legge prevede riconoscimenti  per i pescherecci che usano materiali a ridotto impatto ambientale e raccolgono i rifiuti.
  • Entro i prossimi 4 mesi un decreto chiarirà i dettagli.

I RIUFIUTI IN MARE: LA PLASTICA.

  • Nel 2021 i ricercatori del Centro Ellenico per la Ricerca Marina, hanno tracciato i percorsi e il destino finale dei detriti di plastica nel mar Mediterraneo.
  • Lo studio ha valutato che, ogni anno, entrano nel Mediterraneo circa  17.600 tonnellate di plastica.
  • La maggior parte finisce sul fondo, mentre 3.760 tonnellate rimangono a galleggiare.
  • Una parte della plastica si scompone poi in microplastiche.
  • Le microplastiche sono particelle di plastica della dimensione massima di 5 millimetri.
  • Le microplastiche sono ingerite dai pesci e, quindi, dagli uomini quando mangiano il pesce.
  • Le microplastiche, infatti, sono state trovate nella placenta delle donne, nel sangue e nel latte materno.

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