8 Marzo 2023 |

Tempo di lettura: 22'

LA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA

PERCHÉ È L’8 MARZO E CHE COSA POSSIAMO FARE
Immagine mostra un quadro di Renoir: Paesaggio con mimose, 1912
  • Oggi è l’8 marzo.
  • L’8 marzo è la Giornata Internazionale della Donna.
  • Non è una semplice festa.
  • In questo articolo racconteremo in breve:
    • Cos’è la Giornata Internazionale della Donna.
    • Perché la Giornata Internazionale della Donna è proprio l’8 marzo.
    • Le iniziative per l’8 marzo, in particolare quelle di Non Una di Meno.

LA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA.

  • È  una giornata di riflessione.
  • Non è la Festa della Donne, come dice  spesso.
  • Questa Giornata è nata per fare il punto sulla condizione femminile nel mondo.
  • Questa Giornata è nata per riflettere su:
    • le discriminazioni e violenze verso le donne
    • i diritti sociali, politici ed economici che abbiamo raggiunto
    • come mantenere questi diritti
    • per quali diritti dobbiamo ancora lottare
  • C’è ancora molto da fare: è troppo presto per festeggiare.

ALCUNI DATI.

  • I femminicidi  dall’inizio dell’anno sono 12.
  • A dicembre 2020, il 98% di chi ha perso il lavoro è donna.
  • Oggi più di 1 milione di posti di lavoratrici sono a rischio.
  • Le donne guadagnano un quinto in meno rispetto agli uomini.
  • Solo il 65% delle madri con un bimbo piccolo lavora. Il 91.5% dei padri lavora.
  • Solo un parlamentare su 3 è donna.
  • Solo 8 ministri su 23 sono donne.
  • Solo il 20% delle giornaliste riesce a pubblicare un articolo in prima pagina.
  • Abbiamo parlato di questi temi anche qui.

PERCHÉ PROPRIO L’8 MARZO.

  • Per molti anni l’origine dell’8 marzo veniva collegata ad una tragedia del 1908.
  • L’8 marzo 1908, infatti, centinaia di operaie di una fabbrica tessile di New York morirono in un incendio.
  • La scelta di questa data è, invece, legata alle lotte politiche femminili del Novecento.
  • Ecco in breve gli avvenimenti che hanno portato all’istituzione di questa Giornata:
    • 7° Congresso della Seconda Internazionale socialista (Stoccarda, 18-24 agosto 1907): si parla della questione femminile e del voto alle donne.
    • Conferenza Internazionale delle donne socialiste (26-27 agosto 1907): si istituisce l’Ufficio di informazione delle donne socialiste.
    • Conferenza del Partito socialista (Chicago, 3 maggio 1908): si parla di sfruttamento delle operaie, discriminazioni e diritto di voto.
    • Il Partito socialista americano organizza la prima “Giornata della donna” il 23 febbraio 1909.
    • Per alcuni anni negli Stati Uniti e in vari Paesi europei la “Giornata delle donne” si è svolta in giorni diversi.
    • A San Pietroburgo (Russia), le donne manifestano per chiedere la fine della Prima Guerra Mondiale l’8 marzo 1917.
    • Seconda conferenza internazionale delle donne (Mosca, 1921): si stabilisce che l’8 marzo è la “Giornata Internazionale dell’operaia”.
    • In Italia, la prima Giornata della donna si svolge il 12 marzo 1922.
    • Nel 1944 l’Unione Donne Italiane decide di celebrare l’8 marzo la Giornata della Donna.
    • In Italia negli anni Settanta nascono i movimenti femministi.
    • Le Nazioni Unite hanno definito il 1975 come l’Anno Internazionale delle Donne.
    • L’8 marzo 1975 i movimenti femministi di tutto il mondo manifestano per l’uguaglianza dei diritti tra uomini e donne.

CURIOSITÀ:  LE MIMOSE.

  • Le mimose si regalano solo in Italia.
  • Rita Montagnana, Teresa Noce e Teresa Mattei hanno voluto le mimose come simbolo di questa Giornata.
  • Rita Montagnana, Teresa Noce e Teresa Mattei erano staffette durante la Resistenza antifascista e in seguito parlamentari del PCI (Partito Comunista Italiano).
  • Hanno voluto le mimose perché sono facili da trovare e sono economiche.
  • I partigiani regalavano le mimose alle staffette.
  • La mimosa è  diventata quindi, simbolo di lotta.
  • È diventata anche  simbolo di alleanza tra uomini e donne.

LE INIZIATIVE PER L’8 MARZO.

  • Questa mattina si è celebrata la Giornata Internazionale della Donna anche al Palazzo del Quirinale.
    • La celebrazione è andata in onda su Rai1.
    • L’attrice Matilde Gioli ha condotto la cerimonia.
    • Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha tenuto un discorso.
    • Mattarella ha parlato di femminicidio e di come la pandemia ha colpito soprattutto le donne.
    • Mattarella ha ringraziato le donne che lavorano in sanità.
    • Mattarella ha invitato a rispettare e ascoltare le donne per il bene della società.
    • La ministra per le pari opportunità Bonetti ha detto che oggi verrà approvato il Piano Nazionale per la parità di genere.
  • Sui social molte donne e molti uomini cercano di sensibilizzare su questi temi.
    • Michela Murgia, Irene Facheris, Andrea Colamedici e Maura Giancitano sono solo alcuni esempi.
    • Abbiamo parlato, per esempio, dell’iniziativa della scrittrice Michela Murgia in vista dell’8 marzo qui.
  • In oltre 70 paesi in tutto il Mondo ci saranno manifestazioni.
  • In Italia, il movimento Non Una di Meno ha organizzato per oggi uno sciopero generale a livello nazionale.
    • La giornata di manifestazioni di Non Una di Meno prende il nome di “Lotto marzo”.
    • A Torino, la manifestazione di Non Una di Meno sarà in Piazza Castello.

LE RICHIESTE CONCRETE DI NON UNA DI MENO.

  • Non Una di Meno chiede un piano femminista di trasformazione della società .
  • Con questo piano, Non Una di Meno fa richieste concrete e dettagliate.
  • Cercando di riassumere, Non Una di Meno chiede di:
    • Educare alle differenze nelle Scuole e nelle Università, come luoghi di contrasto alle violenze di genere.
    • Formare  operatrici nei Centri Antiviolenza e altre figure professionali.
    • Essere libere di decidere sui nostri corpi, per esempio con l’accesso ad ogni tecnica abortiva per tutte le donne.
    • Formare le persone nei media, nelle industrie e nel mondo del lavoro.
    • Un linguaggio e una narrazione non sessista dei giornali e dei media.
    • Libertà di costruire spazi femministi, di autonomia e di liberazione.Il diritto all’autodeterminazione, cioè scegliere per se stessi.
    • Libertà di affermare i nostri diritti.
    • Libertà di elaborare e fornire i dati sulla violenza di genere.
    • Il rispetto del diritto alla salute.
    • Un salario minimo europeo.
    • Un reddito di autodeterminazione di sostegno per le donne che escono da relazioni violente.
    • Un welfare (protezione del benessere, stato sociale) universale, gratuito e accessibile a tutte e tutti.
    • Un permesso di soggiorno europeo non legato al lavoro e alla famiglia.
    • Difesa dell’ambiente, perché la violenza sull’ambiente colpisce tutte e tutti.
  • Come si può vedere il movimento chiede azioni specifiche di genere, ma chiede anche soluzioni politiche ed economiche a favore di tutti gli esseri umani.
  • Infatti non si può pensare che esista una condizione femminile serena e soddisfacente all’interno di una società ingiusta e che opera facendo dell’esclusione un suo punto di forza.
    • Buona Giornata Internazionale della Donna a tutte le lettrici e a tutti i lettori di IF!
    • Ascoltiamo e riflettiamo insieme.
CONDIVIDI

Lascia un commento