12 Settembre 2023 |

Tempo di lettura: 17'

LA FORMICA DI FUOCO È ARRIVATA IN SICILIA

formica di fuoco

IL FATTO.

In Sicilia, in provincia di Siracusa, sono stati trovati 88 nidi di formica di fuoco.

I nidi sono sparsi su circa 5 ettari di terreno.

È la prima volta che la formica fuoco è stata vista in Europa.

In precedenza i ricercatori avevano trovato formiche di fuoco in prodotti importati in Spagna, Finlandia e Paesi Bassi. Non avevano, però, mai scoperto una colonia sul territorio europeo.

La colonia trovata in Sicilia, secondo le analisi genetiche, potrebbe essere composta da insetti provenienti da Stati Uniti o Cina.

LA FORMICA DI FUOCO.

La formica di fuoco è di colore bruno rossastro ed è lunga dai 2 ai 4 millimetri.

Hanno un pungiglione velenoso, che provoca punture molto dolorose, paragonabile a un fiammifero acceso conficcato sotto la pelle.

Per questo motivo si chiama “formica di fuoco“.

La formica fuoco è originaria del Sud America ed è arrivata in Australia, Cina, Caraibi, Messico e Stati Uniti in meno di un secolo.

Potrebbe diffondersi in modo molto rapido in Italia e nel resto d’Europa.

Le cosiddette “supercolonie“, (colonie dove sono presenti più formiche regine) spiegano la velocità della sua diffusione.

La sua diffusione potrebbe danneggiare ecosistemi e agricoltura.

Mattia Menchetti dell’Istituto spagnolo di Biologia evoluzionistica ha condotto uno studio sulla formica di fuoco.

Lo studio di Menchetti dice che il 7 per cento circa del continente europeo e il 50 per cento delle nostre città ha condizioni adatte alla diffusione della formica di fuoco.

Le grandi città costiere sono le più adatte ad ospitarla. E con il cambiamento climatico le aree idonee al suo insediamento aumenteranno.

LA FORMICA DI FUOCO: QUALI DANNI PRODUCE.

La formica di fuoco può danneggiare le apparecchiature elettriche ed elettroniche, comprese quelle presenti su autoveicoli e computer.

Può danneggiare i raccolti, ma soprattutto danneggia l’ecosistema dove si diffonde.

Spiega Mattia Menchetti: “Grazie al veleno contenuto nel loro aculeo queste formiche possono causare la morte di animali giovani, deboli, o malati (sia invetebrati sia piccoli vertebrati).

LA FORMICA DI FUOCO: COME COMBATTERLA.


La Nuova Zelanda è l’unico Paese che è riuscito a eliminare la formica di fuoco.

I ricercatori che in Europa si occupano della formica di fuoco cercano di adeguare le proprie mosse su quanto ha funzionato in Nuova Zelanda e sugli sforzi attualmente in corso in Cina.

“I cittadini possono svolgere un ruolo molto importante”, dice Menchetti. E ancora: “C’è bisogno di una maggiore consapevolezza, perché il problema è già in Europa. Abbiamo bisogno di un’azione coordinata e ne abbiamo bisogno ora”. 

LE SPECIE ALIENE.

Le specie “aliene”, sono piante, animali e altri organismi introdotti dall’uomo, accidentalmente o volontariamente, al di fuori della loro area di origine.

Oggi, si stima che siano ben 12 mila le specie ‘aliene’ introdotte in Europa, di cui più di 3 mila solo in Italia, con un incremento enorme (+96 per cento) negli ultimi 30 anni.

L’ecosistema è insieme degli organismi viventi e non viventi che interagiscono in un determinato ambiente e formano un sistema autosufficiente e in equilibrio dinamico.

Le specie aliene rompono l’equilibrio che un ambiente ha creato nel corso del tempo.

Le specie aliene invasive hanno contribuito in modo determinate al 54 per cento delle estinzioni delle specie animali conosciute, sia uccidendo specie locali sia combattendo con loro per sfruttare le stesse risorse.

Alcune di esse possono causare seri danni sia alla salute umana (portando malattie, come la zanzara tigre) sia all’economia.

Secondo uno studio pubblicato su Nature la formica di fuoco è la quinta specie invasiva per danni economici causati nel mondo: negli Stati Uniti sono stati stimati in 6 miliardi di dollari ogni anno.

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Foto da Wikicommons

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