27 Febbraio 2018 |

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INDIA: LE CASTE E IL CORAGGIO DI UNA DONNA

LE CASTE

  • In India la religione più seguita è la religione induista.
  • Secondo questa religione, il dio Brahama creò gli uomini traendoli da diverse parti del suo corpo.
  • Il valore delle persone dipende da quale parte del corpo di Brahma ha tratto origine la persona.
  • Per questo motivo le persone, secondo la religione Indù, sono divise in caste.
  • Le caste sono cinque.
  • La prima casta nasce dalla bocca e dà vita a sacerdoti e scienziati.
  • La seconda casta nasce dalle braccia e dà vita a guerrieri e governanti.
  • La terza casta nasce dal ventre e dà vita a commercianti e artigiani.
  • La quarta casta nasce dai piedi e dà vita ai servitori.
  • Vi è poi un quinto gruppo di persone che non è nato dal corpo del dio, ma dalla polvere che ricopre i piedi di Brahama.
  • Le persone che appartengono gruppo sono “fuori casta” e sono chiamati Dalit (o Paria) che significa “gli oppressi”, anche se in genere è tradotto con Intoccabili.
  • I Dalit in origine sono quelli che praticano mestieri impuri, cioè quelli che hanno a che fare con la vita e con la morte.
  • I Dalit devono vivere separati dalle altre persone perché rendono impuro chi li avvicina.
  • Dal 1950 la Costituzione indiana ha cancellato la divisione in caste.
  • Il pregiudizio di dividere e valutare le persone in base alla casta non è però sparito dalla mentalità di molti indiani.

UN AMORE

  • Siamo nel 2014. Kausalya è la figlia di un imprenditore di una casta elevata e vive in una regione dell’India meridionale.
  • Kausalya vorrebbe diventare hostess, ma i genitori sono contrari e la mandano all’Università per studiare informatica.
  • Qui la ragazza conosce un compagno di corso: si chiama Shankar ed è un Dalit.
  • I  genitori del ragazzo, infatti, sono braccianti agricoli  e vivono con il resto della numerosa famiglia in una casa con una sola stanza.
  • I due ragazzi sono consapevoli che la loro amicizia è “proibita”, quindi si frequentano viaggiando sullo stesso autobus per conoscersi meglio.
  • Il conducente dell’autobus, però, nota la loro confidenza e riferisce quanto ha notato ai genitori della ragazza.
  • I genitori della ragazza ritirano la ragazza da scuola e minacciano Shankar.
  • Kausalya si ribella e scappa di casa; il 12 luglio 2015 sposa Shankar.
  • I ragazzi, consapevoli dei rischi che corrono, chiedono la protezione della polizia.
  • Tutto è inutile: nel marzo 2016 il padre di Kausalya paga 5 sicari che aggrediscono i due ragazzi mentre fanno spesa al mercato.
  • Shankar muore per avere ricevuto 34 coltellate, Kausalya sopravvive anche se è ferita gravemente.

IL CORAGGIO DI KAUSALYA

  • Kaysalya trova la forza di denunciare i sicari e i genitori; il tribunale, nel 2017, condanna a morte sia i sicari sia il padre.
  • La ragazza, dopo tutti questi avvenimenti, cade in depressione e tenta il suicidio che, per fortuna, fallisce.
  • La sua reazione, infine, è molto coraggiosa: Kausalya impara a suonare un tamburo (il «parai») che è simbolo dei Dalit, poi  – con i soldi del risarcimento ottenuto dal tribunale – costruisce 2 case.
  • Una casa è per la famiglia del marito morto, l’altra casa diventa un rifugio per gli studenti poveri del villaggio.
  • Kausalya è diventa un’attivista del movimento che si batte in favore dei Dalit.
  • Questa battaglia riguarda 200 milioni di persone in tutta l’India.
  • Quando parla in pubblico Kausalya afferma: «L’amore è come l’acqua non lo puoi fermare».
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