14 Novembre 2018 |

Tempo di lettura: 4'

IN CINA È NATO IL GIORNALISTA-ROBOT

  • Da alcuni giorni un’importante agenzia di stampa cinese manda in onda nei suoi telegiornali un giornalista-robot.
  • Questo giornalista artificiale è un’ologramma, cioè un’immagine che riproduce il volto di 2 noti giornalisti in carne ed ossa.
  • Il giornalista-robot ha un nome (Zhang Zhao) e dal 9 novembre fa parte della redazione dell’agenzia di stampa.
  • Zhao è dotato di intelligenza artificiale, cioè è in grado di imparare dall’esperienza.
  • Per il momento Zhao ha letto solo le notizie di Borsa e non è stato completamente naturale, ma con il tempo migliorerà.
  • L’obiettivo dichiarato dagli editori è ridurre i costi e aumentare l’efficienza.
  • Zhao in futuro, quando si sarà evoluto, dovrà affrontare le edizioni straordinarie che spesso mettono in crisi i telegiornali, perché non ci sono giornalisti disponibili.
  • Il volto di Zhao è inespressivo e questo, in Cina, è un grande merito, perché il giornalista non deve far trapelare i propri sentimenti quando legge una notizia.
  • Per il momento Zhao legge notizie scritte da “colleghi” giornalisti, ma in futuro – forse – le scriverà anche.
  • Si realizzerà così il sogno di ogni politico un giornalista completamente al servizio della sua volontà!
  • E la “libertà di stampa”? roba vecchia, non al passo con i tempi moderni.
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