Il 2 gennaio alcuni attivisti di Ultima Generazione hanno imbrattato la facciata del Senato con vernice.
Hanno imbrattato il portone e alcune finestre del piano terra.
La vernice è lavabile.
La sede del Senato è palazzo Madama.

Ultima generazione in un comunicato ha detto che «Alla base del gesto c’è la disperazione che deriva dai dati sempre più allarmanti sul collasso eco-climatico e il disinteresse del mondo politico per quello che si prospetta come il più grande genocidio nella storia dell’umanità».
Le persone che hanno compiuto l’azione dimostrativa erano 5.
3 sono state arrestate e 2 denunciate.
Il giudice ha riconosciuto gli attivisti colpevoli di danneggiamento.
Il danneggiamento prevede oltre all’arresto una pena da 1 a 5 anni.
Gli attivisti avevano chiesto, invece, che il reato fosse imbrattamento.
Per l’imbrattamento la pena massima è un anno; non c’è l’arresto ma una multa.
Poiché la vernice usata è lavabile l’edificio in realtà è stato imbrattato (sporcato) e non danneggiato.
Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha detto che lo Stato si costituirà parte civile.
Matteo Salvini ha ricordato che i suoi decreti sulla sicurezza hanno reso possibile l’arresto degli attivitsti di Ultima Generazione.
Gli attivisti di Ultima Generazione hanno compiuto già diverse azioni dimostrative; tra le altre avevano imbrattato il Teatro alla Scala, la sera dell’inaugurazione.
Inoltre gli attivisti di Ultima Generazione incollano le loro mani sui vetri di quadri dei musei e hanno compiuto blocchi stradali.