3 Dicembre 2020 |

Tempo di lettura: 9'

UN NUOVO TIPO DI VIOLENZA: IL REVENGE PORN

LE INSEGNANTI FANNO SESSO
il revenge porn e una maestra

CHE COSA SIGNIFICA REVENGE PORN.

  • Revenge porn  è un’espressione della lingua inglese che significa vendetta porno.
  • La porno vendetta si manifesta nella condivisione pubblica di immagini o video intimi tramite Internet senza il consenso dei protagonisti dei video.
  • Le immagini in alcuni casi possono essere girate un partner intimo e con consenso della vittima, in altri senza che la vittima ne sia a conoscenza.
  • In 8  paesi del mondo e in alcuni stati degli Stati Uniti esistono leggi contro la porno vendetta.
  • In Italia questa legge esiste dal 9 agosto 2019. 

UN CASO DI REVENGE PORN A TORINO.

  • Nel 2018 una maestra d’asilo di venti anni invia al suo fidanzato 28 foto e un video intimi.
  • Il fidanzato, finita la relazione,  condivide le immagini a un gruppo di amici via Whatsapp.
  • La moglie di uno degli amici riconosce nelle foto  la maestra d’asilo del figlio.
  • La donna, a sua volta, condivide le immagini con altre 2 mamme.
  • Parte una crociata contro la maestra giudicata indegna di insegnare ai bambini.
  • Le immagini, infine, arrivano alla direttrice della scuola materna dove lavora l’insegnante.
  • La direttrice invita l’insegnante a dare le dimissioni spontaneamente e usa contro di lei toni e parole volgari.
  • La maestra perde il lavoro ma non  si lascia intimidire e denuncia il fidanzato, la mamma che ha diffuso i video e la dirigente scolastica.
  • Il fidanzato è stato condannato a un anno di lavori socialmente utili da svolgere 8 ore la settimana.
  • La scuola ha pagato un risarcimento per il licenziamento.
  • Il primo dicembre è iniziato il processo alla direttrice della scuola e alla mamma che ha diffuso il video.
  • Riamane il fatto che la giovane maestra è stata prima offesa dal fidanzato che l’ha esibita come un trofeo agli amici.
  • Le donne  intorno invece di aiutarla e difenderla l’hanno insultata e umiliata.

UN PO’ DI SOLIDARIETÀ NON GUASTA.

  • In questo panorama triste dove il sesso libero e consenziente tra adulti può diventare una colpa spiccano alcuni atti di civiltà.
  • La sindaca di Torino Chiara Appendino (Movimento 5 Stelle) il 24 novembre ha incontrato l’insegnante e i suoi legali in segno di solidarietà.
  • Appendino ha detto della maestra ” se qualcuno ha paura del sesso dovrebbe pensare a come togliersela e non instillarla in altri”.
  • 200 donne  tra giornaliste e donne dello spettacolo hanno rivolto alla maestra d’asilo una lettera di ringraziamento per la sua ribellione.
  • Andrea Villa, aritista di strada, nella notte del processo ha affisso sui muri in prossimità di alcune scuole materne alcuni manifesti con selfie di maestre nude.
  • Il titolo di questa provocazione è #TEACHERSDOSEX (in inglese: le insegnanti fanno sesso).

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