2 Ottobre 2018 |

Tempo di lettura: 7'

IL MODELLO RIACE

CHE COSA È IL MODELLO RIACE

  • Riace è un paese in provincia di Reggio Calabria sulla costa del mar Jonio.
  • Riace dal 1998 a oggi è diventato il luogo simbolico dell’integrazione tra diversi popoli.
  • Riace era un paese che si stava spopolando.
  • Il suo centro storico, in collina, era pieno di case disabitate; sulla costa c’erano nuove villette (usate soprattutto d’estate come seconde case di chi negli anni 60 era emigrato al Nord in cerca di fortuna).
  • Il sindaco del paese, Domenico Lucano, ha immaginato di far rivivere Riace grazie al lavoro dei migranti.
  • Il modello Riace è trasformare il fenomeno dell’immigrazione in un’opportunità di rilancio.
  • La questione migranti nel modello Riace non è un problema da risolvere ma come un’occasione per la comunità.

COME NASCE IL MODELLO RIACE

  • Tutto inizia nel 1998, quando a Riace  per la prima volta arriva un barcone con a bordo dei migranti curdi provenienti da Siria, Turchia e Iraq.
  • Lucano, allora insegnante del laboratorio di chimica, ha un’idea: accoglierli negli appartamenti abbandonati di Riace Superiore, la zona del paese che a partire dagli anni ’60 si è progressivamente spopolata, così da rivitalizzare, anche economicamente, il paese che nel 1998 aveva circa 400 abitanti.
  • Oggi Riace ha 1800 abitanti e 400 sono stranieri di 30 nazionalità diverse.
  • Riace è tornato ad essere una paese vivo con botteghe artigiane, ristoranti, asili, scuole multilingue; inoltre l’illuminazione pubblica del paese è stata rifatta.
  • Di questa esperienza si sono occupati i giornali di tutto il mondo.

LA GESTIONE ECONOMICA

  • Il metodo Riace è geniale proprio nella gestione socioeconomica dei migranti, resi cittadini impegnati e produttivi.
  • I 35 euro  destinati al sostentamento di ogni  profugo e richiedente asilo vengono trasformati in cosiddette “borse lavoro” che vengono girate a cooperative.
  • Di queste cooperative fanno parte anche cittadini di Riace, che danno la possibilità ai migranti di imparare un mestiere che gli assicuri un piccolo stipendio.
  • Si è creata anche una rete di esercizi commerciali convenzionati che permette ai migranti di provvedere personalmente con quello stipendio alle spese domestiche.
  • I migranti quindi ricevono denaro in cambio di lavoro, con grande soddisfazione di tutti.

 

 

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