Cimitero allegro?
I due termini sembrano proprio in contraddizione.
Eppure un paesino della Romania ha saputo metterli d’accordo!
Questo paesino si chiama Sapanta.
Sapanta si trova a 4 chilometri dal confine con l’Ucraina.
Stan Ioan Pătraş, un artigiano del legno, nel 1930 ha dato vita al “cimitero che ride”.
Stan era molto legato all’arte e alla cultura popolare.
In quella zona, anticamente abitata dal popolo dei Daci, la morte è considerata l’inizio della vita eterna e, quindi, un avvenimento felice.
Stan ha iniziato a decorare le tombe che gli venivano affidate con allegre croci azzurre.
Poi ha iniziato a decorare le croci con motivi geometrici o con fiori, soli, lune scolpite e colorate con colori vivaci.
Stan ha poi iniziato a dipingere i defunti mentre compiono azioni del loro vivere quotidiano.
Ci sono lapidi che descrivono direttamente la causa della morte della persona.
Se una persona è morta in un incidente stradale l’immagine descrive l’incidente.
Le immagini ricordano quelle degli ex-voto presenti in molte chiese: non sono tristi, ma serene.
Infine le lapidi del cimitero allegro presentano una piccola biografia della persona morta.
Questa biografia è realistica, descrive veramente la persona che vuole ricordare con le sue caratteristiche, le sue abitudini, i suoi pregi e anche i suoi difetti.
L’epigrafe più famosa è quella di un uomo dedito all’alcool che dice tra l’altro “… io la grappa ho amato/ con lei in mano sono morto”.
L’Unesco ha inserito il cimitero allegro di Sapanta nella lista dei luoghi da tutelare.
Ecco come si presenta il cimitero allegro.