10 Luglio 2023 |

Tempo di lettura: 17'

IL CASO DELLA MINISTRA SANTANCHÈ

I guai della ministra-imprenditrice
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Daniela Santanchè è un’imprenditrice e una politica italiana.

Milita in Fratelli d’Italia, il partito di Giorgia Meloni, ed è ministra per il Turismo nel governo oggi in carica.

Mercoledì 5 luglio la ministra ha fatto un intervento in Senato per chiarire la sua posizione sulle presunte irregolarità commesse da alcune società a lei collegate.

Le società sono Ki Group e Visibilia concessionaria S.r.l.

Ki Group è attiva nell’alimentare biologico.

Visibilia concessionaria srl fa parte, insieme ad altre 3 società, del gruppo guidato dalla casa editrice Visibilia editore, che è l’editore di Novella 2000 e Visto.

Due copertine dei rotocalchi di Visibilia editore.

Santanché è intervenuta per spiegare la propria situazione e quella delle sue aziende dopo un’ inchiesta di Report trasmissione di Rai3.

Il giornalista Sigfrido Ranucci che conduce Report su Rai3.

L’INCHIESTA DI REPORT.

Secondo l’inchiesta di Report, tra il 2018 e il 2019, Ki Group S.p.a avrebbe accumulato debiti per 8 milioni di euro.

I debiti hanno mandato in crisi alcune aziende fornitrici che avevano crediti nei suoi confronti.

Per far fronte ai debiti è stata creata una nuova azienda dal nome simile, Ki Group S.r.l.

La nuova azienda avrebbe acquistato i rami in attivo di Ki Group S.p.a., lasciando quelli in perdita alla vecchia società.

Inoltre nel passaggio tra le 2 società alcuni dipendenti sarebbero stati licenziati senza ricevere la dovuta “liquidazione” (TFR).

Secondo l’inchiesta Visibilia concessionaria srl avrebbe incassato alcuni milioni di euro per la pubblicità sulle riviste di Visibilia editrice.

La concessionaria di pubblicità, però, non avrebbe pagato la casa editrice che sarebbe stata costretta a licenziare alcuni giornalisti e altri dipendenti.

Anche in questo caso i dipendenti non avrebbero ricevuto la liquidazione.

LA DIFESA DI SANTANCHÈ.

Nel suo discorso al Senato Santanchè ha definito la discussione sulle presunte irregolarità commesse dalle società a lei collegate “una campagna di vero e proprio odio nei miei confronti“.

Ha minimizzato il proprio ruolo nelle aziende e ha detto di non essere indagata e ha mostrato un documento del dicembre 2022 a sostegno di questa affermazione.

In serata la ministra del Turismo ha poi pubblicato una nota, in cui ha detto di aver appreso di “essere iscritta nel registro degli indagati, sebbene ciò non risultasse dal certificato di dicembre 2022”.

Alcuni ex dipendenti di Ki Group, in una conferenza stampa al Senato organizzata il 5 luglio dal Movimento 5 Stelle, hanno confermato di non aver ricevuto quanto loro dovuto.

LA MOZIONE DI SFIDUCIA.

Alleanza Verdi-Sinistra hanno richiesto la mozione di sfiducia e il Partito Democratico ha aderito.

Anche il Movimento 5 Stelle presenterà mozione di sfiducia.

Ricordiamo che la mozione di sfiducia è l’atto con cui i parlamentari chiedono al governo, a un ministro o a un sottosegretario di dimettersi.

I partiti di opposizione che fanno capo a Matteo Renzi e Carlo Calenda invece non chiedono le dimissioni di Santanché.

La mozione di sfiducia passa se una parte della maggioranza vota a favore; è un’ipotesi molto irrealistica.

Dal 2001 a oggi si sono dimessi 32 ministri, nessuno come conseguenza di un voto su una mozione di sfiducia.

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