I CAMBIAMENTI “METEO” E I CAMBIAMENTI CLIMATICI.
- Innanzi tutto spieghiamo la differenza tra cambiamenti meteo (meteorologici) e cambiamenti climatici.
- La meteorologia studia i cambiamenti del tempo atmosferico e descrive (e prevede) come è il tempo atmosferico, cioè se il cielo è sereno, o nuvolo, eccetera. Può anche prevedere il tempo che farà e l’intensità dei fenomeni atmosferici.
- il “meteo” si occupa di cambiamenti atmosferici nell’arco di 2/3 settimane.
- La climatologia, invece, si occupa dello studio del clima, cioè “condizioni medie del tempo meteorologico in un periodo di tempo di almeno 20-30 anni.
L’EFFETTO SERRA.
- L’effetto serra è un fenomeno naturale.
- Alcuni gas presenti nell’atmosfera, come l’anidride carbonica, trattengono parte del calore emesso dalla Terra.
- Questi gas sono chiamati gas- serra.
- In questo modo le temperature sul pianeta rendono la vita, come la conosciamo, possibile.
- Le attività umane hanno causato, però, un aumento emissioni di gas serra.
- Questo aumento delle emissioni coincide con l’inizio della Rivoluzione industriale (metà del Settecento).
- Da allora gli uomini hanno immesso miliardi e miliardi di tonnellate di anidride carbonica e altri gas serra nell’atmosfera.
- L’aumento della produzione dei gas serra causa un aumento della temperatura media globale.
- L’IPCC, il comitato sul cambiamento climatico dell’ONU, ha suddiviso le responsabilità per settori economici.
- La tabella indica la suddivisione così come era nel 2010.

I CAMBIAMENTI CLIMATICI E 2 DATE.
- Il 1880 è il primo anno che fornisce, grazie a studi accurati, dati certi sulle temperatura sulla Terra.
- Dal 1880 a oggi la temperatura media della Terra è aumentata di 1,2 gradi centigradi.
- Come è ovvio non è un dato omogeneo.
- È importante sottolineare, ad esempio, che all’Artico le temperature sono aumentate di 2,2 gradi centigradi.
- Fino al 1957 gli scienziati pensavano che gli Oceani fossero in grado di assorbire e annullare l’aumento della produzione umana di gas serra.
- Il 75 per cento dei gas serra è anidride carbonica.
- Nel 1957, però, uno scienziato americano, Roger Revelle, dimostrò che gli oceani non sono in grado di assorbire tutta l’anidride carbonica che l’uomo produce.
I CAMBIAMENTI CLIMATICI E I MARI.
- Abbiamo visto che dal 1880 la temperatura media della Terra è aumentata di 1,2 gradi.
- Nell’Artico, però, l’aumento è di 2,2 gradi.
- Questo fatto comporta che nella stagione calda i ghiacciai di Artide , Antartide e Groenlandia si sciolgano di più di quanto riescano a ghiacciare di nuovo.
Ecco un video che illustra lo scioglimento dei ghiacciai dell’Artico nell’arco di 30 anni.
- In questo modo il livello dei mari cresce e anche la sua temperatura: a causa di questi 2 fenomeni il livello del acqua dal 1900 ad oggi si è innalzato di 19 centimetri.
- L’innalzamento dei mari comporta che le fasce costiere del mondo possono diventare non abitabili.
I CAMBIAMENTI CLIMATICI E MIGRANTI CLIMATICI.
- Questo fatto aumenterebbe molto il numero di migranti per motivi climatici.
- Spesso i migranti “climatici” si spostano soltanto in altre zone del loro Paese di appartenenza.
- Il Centro di monitoraggio per gli sfollati interni (IDMC) ha calcolato che 23,9 milioni di persone hanno dovuto trasferirsi nel 2019 a causa di disastri connessi al cambiamento climatico.
- Le persone più esposte a questo rischio sono gli abitanti dei Paesi in via di sviluppo, quindi i Paesi meno responsabili dei cambiamenti del clima.
- Per approfondire il tema dei migranti climatici leggi: Chi sono i migranti climatici?
- Questo è il numero previsto di migranti climatici entro il 2050, se gli uomini non prenderanno decisioni coraggiose per ridurre i gas serra: 143 milioni di persone saranno costrette ad abbandonare la loro terra (quindi circa 1 abitante ogni 45 abitanti della Terra).

I CAMBIAMENTI CLIMATICI E L’ACCORDO DI PARIGI.
- Il 12 dicembre 2015 i delegati di 195 paesi che partecipano alla Conferenza mondiale sul clima, chiamata COp21, hanno firmato un accordo in cui si impegnano a ridurre le emissioni inquinanti in tutto il mondo.
- Ecco i punti principali dell’accordo:
- Mantenere l’aumento di temperatura inferiore ai 2 gradi, e compiere sforzi per mantenerlo entro 1,5 gradi;
- Smettere di aumentare le emissioni di gas serra il prima possibile e raggiungere nella seconda parte del secolo il momento in cui la produzione di nuovi gas serra sarà sufficientemente bassa da essere assorbita naturalmente.
- Controllare i progressi compiuti ogni cinque anni, tramite nuove Conferenze.
- Versare 100 miliardi di dollari ogni anno ai paesi più poveri per aiutarli a sviluppare fonti di energia meno inquinanti.
- La prossima riunione (Cop26) si svolgerà a Glasgow nel novembre 2021.
I CAMBIAMENTI CLIMATICI E IL RAPPORTO DELL’ONU 2021.
- Il 9 agosto il Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici (IPCC) dell’ONU ha pubblicato il suo nuovo rapporto sul clima.
- Il rapporto è basato sull’analisi di più di 14mila articoli scientifici da parte di oltre 200 scienziati di tutto il mondo.
- Il rapporto dice che i cambiamenti climatici alla base dell’aumento della frequenza e dell’intensità di fenomeni meteorologici disastrosi, come piogge torrenziali e ondate di grande caldo, sono “inequivocabilmente” dovuti alle attività umane e sono “senza precedenti”.
- Secondo lo studio, gli ultimi 5 anni sono stati i più caldi che siano stati registrati dal 1850 a oggi, e probabilmente l’ultimo decennio è stato il periodo più caldo degli ultimi 125mila anni.
- Il rapporto considera un ulteriore aumento delle temperature (rispetto al periodo pre-industriale) inevitabile.
- Il rapporto considera, però, che l’aumento della temperatura non superiore a 1 grado e mezzo possa evitare eventi catastrofici.
- Se la temperatura, invece, dovesse aumentare di 2 gradi gli eventi catastrofici e le migrazioni aumenterebbero in modo non tollerabile per la qualità di vita.
- Il segretario generale dell’ONU, António Guterres, ha detto che il rapporto è un “codice rosso per l’umanità”.
- La Terra ha già vissuto cambiamenti del clima catastrofici.
- Le cause, però, sono state :
- eruzioni vulcaniche,
- aumento dell’attività solare,
- l’impatto con un asteroide,
- modificazioni delle correnti oceaniche.
- Oggi nessun evento di questo tipo giustifica le catastrofi climatiche cui assistiamo in continuazione.
- Leggi anche: