24 Febbraio 2022 |

Tempo di lettura: 16'

GRAFICA VENETA E LA DISCRIMINAZIONE

7 MESI DOPO LO SCANDALO RAGGIUNTO UN ACCORDO TRA L'AZIENDA E I SINDACATI
Lavoratori pakistani protestano contro Grafica Veneta
  • Grafica Veneta è la più importante azienda tipografica italiana.
  • I suoi clienti, infatti,  sono i più importanti editori italiani (dagli editori del Gruppo Mondadori a Feltrinelli).
  • Ad esempio ha pubblicato i libri di Harry Potter e quelli di Stephen King.
  • Durante la pandemia ha iniziato produrre mascherine e le distribuiva quando in Italia non si trovavano.
  • Ha 700 dipendenti: 500 in Italia e 200 negli Stati Uniti.
  • Grafica Veneta, infatti, ha comprato quote di una storica azienda tipografica americana.
  • La sua sede è in provincia di Padova (a Trebaseleghe).
  • 3 anni fa  il presidente di Grafica Veneta, si lamentava perché non riusciva a trovare manodopera.
  • Nel 2018 in un’intervista  sul Corriere del Veneto  diceva: “Qualche ragazzotto che dà la disponibilità c’è ma poco dopo rinunciano per via dei turni”.
La sede di Grafica Veneta
La sede di Grafica Veneta

 

GRAFICA VENETA E BM SERVICE.

  • Grafica veneta si rivolge, quindi, alla BM service che fornisce manodoperaa molte aziende italiane.
  • La BM Service sas appartiene a due uomini pakistani (padre e figlio) con cittadinanza italiana.
  • L’azienda si occupa  di alcune fase del lavoro per l’editoria.

L’INCHIESTA “PAKARTA”.

  • Nel 2020 i carabinieri danno vita all’inchiesta “Pankarta” (Pakistan+Carta).
  • Che cosa è accaduto?
  • Il 25 maggio 2020 a Piove di Sacco, in provincia di Padova,  alcune persone soccorrono un giovane pakistano: ha le mani legate dietro la schiena ed è stato picchiato.
  • Un altro uomo nelle stesse condizioni viene trovato  a circa 40 chilometri di distanza.
  • I carabinieri scoprono, poi, che altri 5 uomini pakistani erano andati  al pronto soccorso di un paese  sempre in provincia di Padova.
  • Tutti dicono di essere stati picchiati e rapinati.
  • Sono tutti dipendenti della BM Service.
  • L’inchiesta ha dimostrato che BM Service assumeva con un contratto “regolare” i propri dipendenti.
  • Li costringeva, però, a lavorare 7 giorni su 7 con turni di 12 ore, non forniva loro le protezioni contro gli infortuni.
  • Raddoppiando le ore lavorate, nei fatti, BM service pagava i propri dipendenti la metà del dovuto.
  • Inoltre BM service “affittava” ai propri dipendenti l’alloggio.
  • Ogni lavoratore versava 150/200 euro per un piccolo appartamento dove vivevano anche 20 persone.
  • Alcuni lavoratori pakistani si erano rivolti al sindacato perché tutelasse i loro diritti.
  • Per questo BM Service aveva deciso una missione punitiva picchiando e minacciando i lavoratori che sono, appunto, finiti in ospedale.
  • BM service ha anche minacciato i lavoratori di far avere guai alle loro famiglie in Pakistan
  • I lavoratori pakistani, infatti,  hanno detto che BM service ha agganci in Pakistan con la polizia.
  • Il 27 luglio 2021 i carabinieri hanno arrestato l’amministratore delegato  (Giorgio Bertan) e il direttore tecnico (Giampaolo Pinton) che  sono, ora,  agli arresti domiciliari.
  • I dirigenti avevano negato di essere a conoscenza della situazione di sfruttamento, ma i carabinieri avevano dimostrato che era impossibile.
  • Grafica Veneta, infatti, aveva i cartellini con le timbrature di entrata e uscita dei dipendenti di BM Service e, quindi, non potevano ignorare che lavorassero il doppio del tempo da contratto.
  • I due dirigenti patteggiarono 6 mesi di pena: per quanto riguarda l’azienda, la vicenda giudiziaria era chiusa.
  • Lo scontro sindacale, però, era andato avanti.

L’INTERVISTA DEL PRESIDENTE DI GRAFICA VENETA.

  • Lo scorso ottobre il presidente dell’azienda Fabio Franceschi in un’intervista  alla Stampa  disse tra l’altro, parlando dei lavoratori pakistani: «Ma loro sono un po’ così, pulizia e bellezza non è che facciano parte della loro cultura. Comunque, vivevano in 8 in una casa grande, 2 in una stanza. Neanche male».
  • In un altro passaggio disse anche che «Non vogliamo più lavoratori pakistani. In 5 anni non hanno imparato una parola di italiano. Non sono come i rumeni e i filippini, che hanno una cultura vicina alla nostra». Per queste parole Franceschi era stato denunciato per discriminazione razziale.
  • Qualche giorno fa, con l’avvicinarsi del processo, Franceschi ha fatto visita alla moschea pakistana di Padova e ha parlato di assunzione di «lavoratori di qualsiasi etnia, razza o religione, c’è spazio per tutti coloro che hanno buona volontà senza preclusione alcuna, chi ha voglia di lavorare e di integrarsi è ben accetto».

GRAFICA VENETA ASSUME 100 LAVORATORI.

  • 7 mesi dopo lo scandalo l’azienda e i sindacati hanno raggiunto un accordo.
  • L’accordo tra l’azienda e sindacati prevede l’assunzione di 100 dipendenti.
  • Tra di loro anche gli 11 lavoratori che si erano rivolti ai sindacati che hanno avuto indennizzi in denaro.
  • Alcuni di loro sono stati assunti; altri che nel frattempo si erano trasferiti risarcimenti.

 

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