CHE COSA DICONO I RISULTATI DEL VOTO.
- Nel 2017 Macron, quando è diventato presidente della Francia per la prima volta, aveva vinto con il 66,1 per cento contro il 33,9 di Le Pen.
- Era stata, quindi, una vittoria netta.
- Quest’anno ha vinto con il 58,5 per cento dei voti contro il 41,5 per cento di Marine Le Pen.
- È una vittoria molto più ristretta.
- Marie Le Pen, infatti, ha ammesso la sconfitta ma ha detto che il suo è un risultato mostra che gli elettori hanno una grande sfiducia nei confronti di Macron.
- L’altro fatto importante è che 13 milioni e mezzo di elettori (il 28 per cento) si sono astenuti.
- Macron, nel suo discorso subito dopo la vittoria, ha detto l’astensione significa “il rifiuto di fare una scelta a cui dovrà rispondere“.
- Al primo turno di elezioni Jean-Luc Mélenchon, il candidato della sinistra radicale, ha ottenuto il 22 per cento ed è stato il più votato dai giovani.
- Secondo gli osservatori politici Macron ha vinto perché il 41 per cento di chi aveva votato a sinistra ha votato per lui.
- Questi elettori hanno scelto Macron affinché non vincesse Le Pen.
- Macron ha ringraziato questi elettori e ha detto che il loro voto lo “obbliga” nelle scelte future.
- Quindi la Francia, oggi, è un Paese diviso in 3: c’è un elettorato di centrodestra (Macron), un blocco di estrema destra (Le Pen) e un blocco di sinistra radicale (Mélenchon).
LE ELEZIONI POLITICHE DEL PROSSIMO GIUGNO.
- Il 12 e il 19 giugno ci saranno in Francia le elezioni per rinnovare il parlamento (l’Assemblea Nazionale).
- il presidente della Repubblica ha molti poteri, ma per sfruttarli ha bisogno di una maggioranza nel Parlamento.
- Il presidente, infatti, sceglie il primo ministro, e su suo suggerimento i ministri.
- Sia Le Pen sia Mélenchon si impegneranno molto per vincere le elezioni politiche.
- Il percorso di Macron quindi non sembra semplice.
La foto è tratta da Wikimedia.