Le farfalle monarca sono tra gli insetti più famosi e conosciuti di Canada e Stati Uniti.
Queste farfalle sono, infatti, “l’insetto nazionale” di vari Stati degli USA.
La farfalla monarca ha ali arancione con nervature nere e macchie bianche.
Ogni anno – verso novembre – milioni di esemplari migrano dagli Stati Uniti e dal Canada in Messico.
Queste farfalle, infatti, hanno una notevole resistenza al volo.
Eccezionalmente un individuo di questa specie ha volato per 2112 chilometri in 46 giorni.
La migrazione da Nord a Sud è compiuta da una sola generazione di farfalle.
Quando le farfalle monarca raggiungono il Messico o zone calde degli Stati Uniti come la California trascorrono l’inverno in uno stato di semi-ibernazione aggrappate a decine di migliaia ai tronchi e ai rami degli alberi.
La resistenza al volo ha consentito a queste farfalle di diffondersi molto.
In America è presente dal Canada al Rio delle Amazzoni.
A partire dal 1800 è stata trovata anche in Indonesia, in Australia e in Nuova Zelanda.
In Europa è residente nelle Isole Canarie e a Madera.

La foto mostra centinaia di individui sui rami di un eucalipto durante lo svernamento a Santa Cruz (California).
3 generazioni diverse di farfalle, invece, compiono il viaggio inverso (dal Messico al Canada).
Il Messico tiene sotto osservazione la popolazione di queste farfalle fin dagli anni Novanta.
Negli ultimi trent’anni la popolazione delle farfalle monarca è molto diminuita.
Ad esempio a metà degli anni Novanta la popolazione delle farfalle monarca in Messico era diffusa in un’area grande 182mila metri quadrati; nell’inverno tra il 2018 e il 2019 l’area si era ridotta a circa un terzo.
RISCHIO ESTINZIONE PER LE FARFALLE MONARCA.
Tra le cause principali del calo di farfalle c’è il cambiamento climatico.
Le ondate di calore e siccità nelle aree in cui si riproducono le farfalle monarca e in quelle che attraversano durante la migrazione uccidono molti esemplari.
Un altro fattore è il disboscamento: l’uomo ha eliminato molte piante essenziali per la sopravvivenza di queste farfalle.
In Nord America, inoltre, sta scomparendo l’unica pianta erbacea di cui si nutrono le sue larve.
Questo nutrimento ha una funzione difensiva: rende, infatti, i bruchi della farfalla immangiabili per i suoi predatori.

La buona notizia, però, è durante l’ultima migrazione sono aumentate del 4,5 per cento rispetto all’inverno del 2020-2021.
Secondo CONANP (Commissione Nazionale delle Aree Naturali Protette) questo fatto è dovuto in parte all’azione di gruppi di attivisti che stanno ripiantando le piante indispensabili per la sopravvivenza delle farfalle.
Il merito, però, è anche delle farfalle che si stanno adattando al nuovo clima e modificano i periodi delle loro migrazioni.
Foto di Joshua J. Cotten su Unsplash.
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