16 Marzo 2023 |

Tempo di lettura: 12'

NAPOLI: I DISORDINI PER LA PARTITA DI CALCIO NAPOLI-EINTRACHT

Le opposizioni criticano il ministro dell'Interno Piantedosi per aver sottovalutato i rischi.
disordini per la partita di calcio napoli-eintracht

IL FATTO.

Mercoledì 15 marzo c’era a Napoli la partita Napoli- Eintracht Francoforte.

Era la partita di ritorno degli ottavi di finale di Champions League.

Nella sera e la notte di mercoledì i tifosi della squadra di calcio tedesca dell’Eintracht Francoforte hanno causato gravi disordini.

Per alcune ore i tifosi tedeschi hanno bloccato il centro storico di Napoli, hanno danneggiato vetrine dei negozi, bar e ristoranti e hanno fuoco a diverse auto.

Hanno anche dato fuoco a un’auto della polizia.

COME SI SONO SVOLTI I FATTI.

Nel primo pomeriggio circa 600 tifosi tedeschi sono partiti dal lungomare di Napoli e sono andati verso il centro storico della città.

Ecco i tifosi che marciano verso il centro storico.

Secondo alcuni testimoni presenti ai disordini insieme ai tifosi tedeschi ci sarebbero stati anche tifosi italiani dell’Atalanta, che hanno un rapporto di gemellaggio, con la squadra di Francoforte.

Ecco il centro storico dopo gli scontri.

Verso le 18 la polizia ha fatto salire tutti i tifosi su alcuni autobus per allontanarli dal centro storico.

Alcuni tifosi del Napoli hanno però assaltato gli autobus.

Alla fine della partita i tifosi tedeschi erano stati riaccompagnati all’albergo sul lungomare.

Qui ci sono stati nuovi scontri con i tifosi del Napoli.

I disordini sono andati avanti fino a tarda notte.

LE POLEMICHE.

Il 21 febbraio a Francoforte c’era stata la partita di andata e tra le due tifoserie e c’erano già stati violenti scontri.

Il ministero dell’Interno italiano, Matteo Piantedosi, aveva quindi vietato a tutti i tifosi tedeschi la trasferta a Napoli per motivi di sicurezza.

La squadra tedesca aveva però presentato ricorso contro quella decisione.

L’11 marzo il TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) aveva accolto in parte il ricorso.

Il tribunale aveva, infatti, deciso che tutte le persone residenti in Germania potessero comprare i biglietti, ma non le persone che abitano a Francoforte.

Le opposizioni hanno contestato, però, Piantedosi per aver sottovalutato i rischi della situazione e aver gestito male la situazione.

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