- La sera di martedì 21 giugno Luigi Di Maio ha lasciato il Movimento 5 Stelle (M5S).
- Di Maio è l’attuale ministro degli Esteri del governo Draghi.
- Insieme a Di Maio hanno lasciato il movimento 50 deputati e 11 senatori.
- Di Maio e questi parlamentari hanno formato un nuovo gruppo politico: Insieme per il futuro.
- Durante questa legislatura il M5S ha espulso alcuni parlamentari e molti se ne sono andati.
- In tutto il Movimento aveva perso quasi un terzo dei 320 parlamentari.
- Ora, con l’uscita di 62 parlamentari, il Movimento non è più il gruppo parlamentare più numeroso in Parlamento.
- In tutto ha 165 parlamentari, fra 104 deputati e 61 senatori.
- La Lega, quindi, è diventata i la prima forza in Parlamento con 193 parlamentari.
I MOTIVI DELLA ROTTURA.
- Il motivo della rottura sembra essere soprattutto la posizione del Movimento sul sostegno alla guerra in Ucraina e all’invio di armi.
- Di Maio ha sempre avuto una posizione in linea con la posizione dell’Unione Europea di sostegno incondizionato all’Ucraina.
- Giuseppe Conte e una parte del Movimento, hanno una posizione più scettica sull’invio di armi all’Ucraina.
- Più in generale Di Maio, che è da 4 anni ministro, ha nel tempo mostrato posizioni moderate.
- Conte, invece, sembra orientato a mantenere una linea più radicale, più vicina al Movimento 5 Stelle dei primi tempi.
- Sullo sfondo ci sono 2 problemi:
- il notevole calo di consensi verso il Movimento che i vari turni elettorali hanno evidenziato;
- il vincolo del secondo mandato: lo statuto del Movimento prevede che i suoi politici possano candidarsi solo 2 volte.
- In questo modo molti parlamentari del Movimento non potrebbero candidarsi alle prossime elezioni.