7 Ottobre 2020 |

Tempo di lettura: 8'

DA DOMANI MASCHERINA OBBLIGATORIA ANCHE ALL’APERTO

L'OBBLIGO NON VALE PER I BAMBINI FINO AI 6 ANNI E NEI LUOGHI SOLITARI

IL FATTO.

  • Mercoledì 7 ottobre il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha detto che il Consiglio dei ministri ha approvato un nuovo decreto legge.  
  • Martedì era mancato il numero legale per approvare il decreto anche perché molti parlamentari sono in isolamento per il coronavirus.
  • Il problema è stato risolto  considerando, d’ora in poi, «in missione» i parlamentari in isolamento.
  • In questo modo si abbassa il numero legale. 

LE NUOVE REGOLE.

  • Il nuovo decreto :
    • proroga lo stato di emergenza fino al 31 gennaio 2021 
    • stabilisce l’obbligo di avere sempre con sé la mascherina e amplia le circostanze che prevedono l’obbligo di indossarla.
  • Da giovedì 8 ottobre, quindi, sarà obbligatorio indossare sempre la mascherina « anche in tutti i luoghi all’aperto».

QUANDO L’OBBLIGO NON VALE.

  • Conte ha spiegato che l’ obbligo non vale:

    • se, ad esempio, «si è isolati in campagna o in montagna»;

    • per i bambini con meno di 6 anni;

    • per le persone con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina;

    •  per chi svolge un’attività sportiva.
  • Conte ha anche detto: «Anche in famiglia dobbiamo stare attenti. Se riceviamo amici e parenti stiamo attenti e manteniamo le distanze. Sono queste le situazioni in cui più si diffonde il contagio».
  • Per chi non rispetta l’obbligo sono previste multe fino a mille euro, ha spiegato il capo del governo.
  • Il decreto prevede anche che le regioni non possano decidere norme meno restrittive di quelle del governo centrale, a meno che non siano concordate con il ministro della Salute.
  • Le regioni potranno invece imporre regole più restrittive. 

LA SITUAZIONE DEL CORONAVIRUS IN ITALIA.

  • Martedì 6 ottobre il ministro della Salute Speranza ha detto che «l’Italia sta meglio in questo momento», rispetto a molti altri paesi europei.
  • Speranza ha detto che insieme alla Germania  l’Italia è il paese che va meglio, ma che  «non dobbiamo farci nessuna illusione» che la pandemia sia finita.

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