Il governo ha cambiato le regole per le persone che non hanno permesso di soggiorno e non chiedono asilo politico.
Oggi queste persone possono essere detenute nei nei Centri di rimpatrio (CPR) al massimo per 4 mesi e mezzo.
I CPR sono i centri dove rimangono le persone che non hanno un permesso di soggiorno valido, in attesa di essere espulse.
Da oggi la detenzione in questi centri potrà durare fino a 18 mesi.
Il governo, inoltre, ha deciso di costruire nuovi CPR in “in zone scarsamente popolate e facilmente sorvegliabili”.
I CENTRI DI RIMPATRIO (CPR).
I Centri di Rimpatrio nascono in Italia nel 1995.
Oggi in Italia ci sono 10 CPR in 8 regioni (Puglia e Sicilia hanno 2 CPR ciascuna).
In totale oggi possono ospitare 1300 persone.
In Italia il reato di soggiorno irregolare prevede solo il pagamento di una multa.
Le persone che sono detenute nei CPR non stanno, quindi, scontando una pena ma sono lì solo per motivi amministrativi.
Aziende private che hanno vinto l’appalto gestiscono i centri di detenzione.
Gli appalti sono assegnati secondo il criterio dell’“offerta economicamente più vantaggiosa”.
La prefettura fissa i servizi richiesti per partecipare al bando e il costo giornaliero massimo per ogni persona detenuta.
Vince la gara chi fa il prezzo più basso.
Chi gestisce un Centro, è ovvio, cerca di ottenere il massimo profitto possibile.
Le associazioni e i politici che hanno potuto visitare i CPR italiani hanno documentato che ci sono condizioni di vita pessime e sistematiche violazioni dei diritti umani.
Le condizioni igieniche e sanitarie sono pessime, le persone non hanno contatti con l’esterno e passano le giornate a fare nulla.
Nella maggior parte dei Centri i cellulari dei detenuti sono sequestrati, quindi le persone non hanno alcun contatto con l’esterno e con i parenti.
Una recente inchiesta di Altreconomia ha documentato che all’interno dei centri i detenuti assumono ogni giorno grandi quantità di psicofarmaci.
Nei Centri ci sono spesso rivolte, tentativi di suicidio e suicidi, casi dove le persone si fanno del male per poter andare in ospedale.
Fondazione ISMU ETS stima che al 1° gennaio 2022 gli stranieri presenti in Italia siano poco più di 6 milioni; 506mila di questi sono irregolari, cioè senza permesso di soggiorno.
Nel 2020, ad esempio, nei CPR sono passate 4.387 persone. Le persone espulse sono state 2.232.
Quale utilità hanno quindi i CPR?
IL PIANO ALTERNATIVO DEL PARTITO DEMOCRATICO (PD).
Il Pd ha presentato le sue controproposte sull’immigrazione con un piano in 7 punti.
Prevede tra le altre cose la riforma del trattato di Dublino, vie legali per entrare in Italia e accordi con Paesi terzi dove il rispetto dei diritti umani sia garantito.
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