IL FATTO.
Mercoledì 12 luglio il Parlamento Europeo ha approvato in via preliminare la Legge sul ripristino della natura, un pezzo molto importante del Green Deal.
In sintesi è ripristinare un habitat che rispetti la biodiversità, aumenti la sopravvivenza di insetti impollinatori e uccelli.
L’approvazione preliminare di questa legge è passata con una maggioranza molto stretta.
Le associazioni di agricoltori europei sono molto contrari alla legge perché temono che i vincoli riducano la loro libertà di azione nello sfruttamento delle terre.
Politicamente è fallito il tentativo di spostare il PPE (partito popolare europeo) dalla coalizione con socialisti e liberali alle coalizioni di destra (Conservatori e Identità e democrazia).
Le Coalizioni di destra stanno tentando di essere riconosciuti come i difensori degli interessi degli agricoltori europei.
Fratelli d’Italia, il partito di Meloni è in Conservatori; la Lega di Salvini è in Identità e democrazia.
IL GREEN DEAL.
Il Green Deal (“Patto Verde”, in inglese) europeo prende le mosse dall’Agenda 2030 delle Nazioni unite.
Ha, però, obiettivi più ambiziosi.
In particolare quello di ridurre le emissioni di gas serra del 55% entro il 2030, rispetto ai livelli del 1990.
Si tratta di una nuova strategia di crescita che include un adattamento ai cambiamenti climatici e alle necessità dell’ambiente.
Per questo motivo la transizione ecologica, uno dei pilastri dello sviluppo sostenibile, è fondamentale.
La sostenibilità non riguarda solo l’ambiente; l’Unione Europea, infatti, con il Green Deal vuole avere un approccio inclusivo anche delle disuguaglianze economiche e sociali oggi presenti.
In sostanza il Green Deal è una serie di misure per rendere più sostenibili e meno dannosi per l’ambiente la produzione di energia e lo stile di vita dei cittadini europei.
Nel 2021 è entrata in vigore la Legge sul Clima, che vincola l’Unione a ridurre del 55 per cento entro il 2030 le emissioni nette e ad azzerarle entro il 2050.
Ad aprile 2023 il Parlamento europeo ha approvato una legge per vietare la vendita di auto benzina o diesel dal 2035.
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Foto di Joshua J. Cotten su Unsplash.