- Il 13 novembre si è conclusa COP 26, La conferenza dell’ONU sul clima.
- Il presidente della conferenza Alok Sharma ha detto di essere deluso dai risultati.
- Il sentimento prevalente di chi ha partecipato a COP26 e degli ambientalisti è la delusione.
- Vediamo quali sono i risultati raggiunti.
Combustibili fossili.
- COP26 per la prima volta ha affrontato il problema della riduzione dei combustibili fossili e questo è un risultato positivo.
- Cina e India però hanno imposto di modificare il passaggio che chiedeva di eliminare l’uso del carbone, sostituendolo con uno più generico a ridurlo e questo è negativo.
Discussione degli NDC.
- Gli NDC (nationally determined contributions) sono i piani per la riduzione delle emissioni di gas serra che ogni Stato si impegna a rispettare.
- L’obiettivo è arrivare alla condizione in cui ogni Paese emette tanti gas serra quanto ne rimuove dall’atmosfera.
- Alla COP26, nessuno dei grandi paesi produttori di gas serra ha rinnovato o migliorato i propri NDC, tranne l’India. Questo è negativo.
- I Paesi, però, hanno deciso di ridiscutere i propri piani ogni anno. Fino ad oggi i piani erano discussi ogni 5 anni. Questo è un risultato positivo.
- L’Agenzia internazionale dell’energia (Iea) ha calcolato che se tutti i paesi si atterranno ai piani per la riduzione delle emissioni di gas serra dichiarati ad oggi, nel 2100 il riscaldamento globale toccherà 1,8 gradi.
- Questo dato è reale se i Paesi rispetteranno gli impegni dichiarati ma che hanno scadenze molto lontane (il 2050 o il 2070!).
- Molti scienziati e attivisti considerano questi obiettivi troppo indefiniti e preferiscono concentrarsi sui piani per il 2030.
- Calcolando solo questi ultimi, il gruppo di ricerca Climate action tracker prevede che le temperature globali aumenteranno di almeno 2,4 gradi.
- Questo risultato considera che gli impegni saranno rispettati alla lettera; ma con le politiche attuali il riscaldamento raggiungerebbe i 2,7 gradi.
Accordi separati.
- A Glasgow sono, inoltre, portati a termine accordi che non hanno firmato tutti i Paesi presenti, ma solo alcuni Paesi.
- Oltre 100 Paesi hanno firmato per la riduzione del 30 per cento delle emissioni di metano entro il 2030.
- 40 Paesi hanno firmato l’accordo per fermare la deforestazione sempre entro il 2030.
- 40 Paesi hanno firmato l’accordo per l’abbandono del carbone
- Inoltre Cina e Stati Uniti, i 2 Paesi con le maggiori emissioni di gas serra al mondo hanno espresso la volontà di cooperare nella lotta al cambiamento climatico.
Conclusioni.
- Dobbiamo ricordare che gli accordi raggiunti in queste sedi non sono vincolanti e non esiste alcun modo per obbligare gli stati che li hanno sottoscritti a rispettarli concretamente.
- La delusione e le critiche per i modesti risultati raggiunti sono quindi grandi.
- Si può, però, osservare che – anche a causa dei molti eventi climatici estremi degli ultimi 2 anni, il movimento globale per il clima è diventato più seguito.
- Oggi i politici sanno che l’attenzione alle politiche per la difesa dell’ambiente sta finalmente diventando un argomento di interesse globale.
- Per affrontare questo problema è necessario investire enormi risorse economiche e rivoluzionare la struttura economica della nostra società.
- Il rivolgimento necessario è destinato a incontrare fortissime resistenze.
Ciao grazie.