Ieri, mercoledì 26 aprile il presidente dell’Ucraina (Zelensky) e il presidente della Cina (Xi Jinping) si sono parlati al telefono dall’inizio dell’ invasione dell’Ucraina (24 settembre).
La telefonata sarebbe durata circa un’ora.
Xi ha detto a Zelensky che la Cina “non vuole gettare benzina sul fuoco né trarre profitto” dalla guerra in Ucraina e che crede che sia il momento di “risolvere la crisi attraverso la politica”.
La Cina ha relazioni economiche e strategiche molto salde con la Russia.
La Cina, ad esempio, si è astenuta quando i Paesi dell’ONU hanno votato la condanna dell’invasione russa.
Proprio per questi motivi il fatto che Xi abbia telefonato a Zelensky è un fatto importante.
Zelensky ha detto che la telefonata è stata “lunga e significativa”.
Alla telefonata sono seguiti 2 annunci:
- L’Ucraina invierà un ambasciatore in Cina. (L’ultimo ambasciatore ucraino in Cina era morto 2 anni fa e l’Ucraina non lo aveva sostituito).
- La Cina Cina manderà in Ucraina un inviato che avrà il compito di “condurre una comunicazione approfondita” sulla “risoluzione politica della crisi ucraina“.
La Cina, riferendosi a quanto sta avvenendo in Ucraina, non ha mai usato la parola guerra ma sempre la parola crisi.
Non è chiaro come gli Stati Uniti abbiamo reagito al colloquio.
Ufficialmente hanno detto che gli Stati Uniti sono “contenti che Xi e Zelensky si siano parlati” perché “da tempo chiediamo che la Cina ascolti il punto di vista ucraino”, ma “non possiamo sapere se questa telefonata porterà a qualcosa”.
Foto: Wikimedia commons.
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