I manager disponevano il collocamento delle subordinate a “pubblico indistinto”
I magistrati che indagano sul caso della Banca Etruria hanno individuato con “ragionevole certezza” una cabina di regia nei ranghi alti della Banca per collocare le obbligazioni subordinate a persone non consapevoli dei rischi che correvano.
Le regole bancarie prevedono, infatti, che in caso di fallimento della banca chi possiede azioni subordinate perda il capitale investito.
Queste azioni sono per investitori professionali esperti del mercato di obbligazioni.
L’ipotesi di reato è truffa aggravata.