CHI È MARINO SINIBALDI.
- Marino Sinibaldi è un giornalista, critico letterario e conduttore radiofonico italiano.
- Sinibaldi il 3 agosto 2009 è stato nominato direttore di Radio 3 dal Consiglio di amministrazione della Rai.
- Dal gennaio 2014 al 2017 è stato presidente del Teatro di Roma.
LA CHIUSURA DI CINEMA E TEATRI.
- Ci permettiamo di riassumere – sperando di non snaturarlo – il pensiero di Marino Sinibaldi, perché ci sembra una posizione concreta e condivisibile.
- In un articolo comparso su Internazionale Sinibaldi afferma che “nel buco nero di una pandemia che sembra non finire più abbiamo davvero bisogno di arte, cultura e bellezza come del pane”.
- Prosegue: “Ma una pandemia è qualcosa che… non si lascia dominare”.
- “L’unica arma che abbiamo è rallentare, svuotare, isolare”.
UNA SOLUZIONE POSSIBILE.
- Non è possibile, però, rinunciare ai contenuti, al linguaggio, ai valori e alle emozioni di uno spettacolo teatrale o musicale.
- “Per questi valori va lanciata una mobilitazione all’altezza dei tempi (nell’impossibilità, non sappiamo quanto provvisoria, di frequentare i luoghi che li esprimono)”
- Che cosa devono fare gli operatori culturali e le persone che amano l’arte?
- Da un lato accettare che i luoghi della cultura siano chiusi; dall’altro non rinunciare alla fruizione culturale.
- Come?
- Chiedere risorse economiche subito perché ” …in vista c’è la scomparsa di un intero tessuto di compagnie, orchestre, gruppi e singoli operatori”.
- Ma anche “reinventare modalità materiali e digitali, luoghi reali e virtuali, nei quali continuare a praticare arte, intelligenza, bellezza”.
- Quindi ” progettare piattaforme e tecnologie capaci di scavalcare ogni isolamento, ogni separazione”.
- Infine “pretendere, che i mezzi di informazione e le grandi agenzie di comunicazione aprano i loro spazi all’arte e alla cultura”.
- Le piattaforme italiane – a cominciare naturalmente dalla Rai – andrebbero incalzate e infine costrette a dare spazio a esperienze, spettacoli, scene e suoni che non possono più esprimersi altrove.
- Secondo Sinibaldi il mondo dello spettacolo (e più in generale della cultura) dovrebbe concentrare “appelli, petizioni, rivendicazioni” in questa direzione.
- L’obiettivo è “compensare e sostituire come si può le sale vuote e silenziose … per aprirsi di più, durante e dopo la pandemia”.