20 Maggio 2016 |

Tempo di lettura: 7'

A 15 anni scopre città Maya

Un ragazzino canadese premiato dalla NASA

  • Nel 2012 molti attendono che si compia la profezia Maya della fine del mondo.
  • Un ragazzino canadese, invece si appassiona alla civiltà e alla cultura Maya.

  • Il ragazzino ha 11 anni e si chiama William Gadoury.
  • William nota che i Maya avevano costruito le loro città lontano dai fiumi, su terreni poco fertili e tra le montagne.
  • William non riesce a spiegarsi la ragione di questa strana scelta e inizia a fare alcune ipotesi

  • William sa che i Maya veneravano le stelle e che dividevano il cielo in 22 costellazioni.
  • Il ragazzino canadese inizia la sua ricerca e riporta su carta le 22 costellazioni e nota che c’è una corrispondenza tra la disposizione delle stelle nel firmamento e i luoghi ove sorgono le 117 città Maya.
  • William elabora una teoria: piramidi, palazzi e in generale le costruzioni si sviluppano seguendo la mappa delle costellazioni.
  • Secondo questa teoria le città riproducono fedelmente in terra i disegni delle stelle e agli astri più luminosi corrispondono le città più importanti.
  • William osserva, però, che alle 3 stelle della costellazione 23 corrispondono soltanto 2 città.
  • Sicuro che la sua intuizione sia giusta, William immagina che là dove indica la terza stella ci debba essere una città Maya ancora non scoperta.
  • William si rivolge allora all’Agenzia Spaziale Canadese per verificare se la sua ipotesi è fondata.
  • Con l’aiuto delle immagini satellitari delle agenzie spaziali degli Stati Uniti e del Giappone si studia la zona dove, secondo William, è collocata la città sepolta.
  • Nel gennaio 2016 arriva la notizia: la città esiste davvero ed è proprio dove aveva indicato William.
  • La città di William si trova nella penisola dello Yucatan che si trova nel sud-est del Messico.
  • William ha battezzato la città con la parola Maya che significa “bocca di fuoco”.
  • Gli archeologi non hanno ancora organizzato una spedizione per iniziare gli scavi.
  • Il più grande desiderio di William è partecipare a quella spedizione, quando ci sarà.
  • Intanto la Nasa, l’agenzia spaziale degli Stati Uniti, ha attribuito al ragazzino canadese una medaglia.
  • Alcuni studiosi contestano, però, questa scoperta, dicendo che le stelle, anche se lentamente, si spostano.
  • Quindi la corrispondenza attuale tra posizione delle stelle e quella delle città non ha alcun valore, perché al tempo del Maya il cielo era diverso.

  • Chi avrà ragione?
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