- Oggi, come tante volte abbiamo fatto, avremmo voluto parlarvi di una persona.
- Questa persona è Soumaila Sacko, il bracciante agricolo ucciso nei giorni scorsi in Calabria.
- Non riusciamo, però, a portare a termine il compito che ci eravamo dati, perché di quest’uomo sappiamo solo che era nato in Mali, che aveva 29 anni, che in Mali lo attendeva una compagna e una figlia di 5 anni.
- Poi di lui sappiamo che militava come attivista dell’Usb (l’Unione sindacale di base) per i diritti e la dignità dei braccianti nella Piana di Gioia Tauro.
- Infine sappiamo che è stato ucciso mentre recuperava alcune lamiere arrugginite in una fabbrica chiusa da 10 anni.
- Con quelle lamiere voleva aiutare alcuni suoi compagni a costruirsi un riparo un po’ più stabile di quello che stavano utilizzando.
- I suoi amici, infatti, dormivano dentro un tenda costruita con teli di plastica.
- Questi braccianti vivono in queste tendopoli senz’acqua, senza servizi igenici, senza luce elettrica, senza raccolta rifiuti.
- Sono costretti a vivere in condizioni sub-umane e vengono disprezzati perché vivono in condizioni sub-umane.
- Questi braccianti agricoli guadagnano circa 2 o 3 euro l’ora.
- Quando muore una persona innocente a causa di una violenza senza senso, in genere, i giornali ci danno molte informazioni su questa persona.
- Forse in questa parola “persona” sta il problema.
- Soumaila Sacko è stato definito “immigrato con permesso di soggiorno”, “sindacalista”, “immigrato maliano” (cioè proveniente dal Mali).
- Ma Soumaila Sacko era una persona, cioè aveva speranze, desideri, volontà, sogni, progetti, sentimenti.
- Soumaila Sacko era una persona amata, infatti la sua compagna ha espresso il desiderio di rivederlo, anche se morto.
- Per questo motivo altre persone, i suoi compagni di lavoro, i suoi amici, i suoi compagni di sindacato hanno ha lanciato una campagna di raccolta fondi online per sostenere le spese legali e di rientro in Mali della sua salma.
- Nel giro di tre giorni, è già stato raggiunto (e superato) il tetto previsto di 20mila euro.
- Finalmente a Soumaila Sacko è riconosciuto il diritto di essere persona.
- Purtroppo una persona morta che non vedrà più la luce, né la sua compagna, né vedrà crescere sua figlia.
- cliccando qui potrete sentire intervista a aboubakar-soumahoro fatta a Aboubakar Soumahoro (sindacalista USB e compagno di Soumalia Sacko).
- L’intervista è condotta da Diego Banchi durante la trasmissione Propaganda Live della puntata di venerdì 8 giugno.
- Propaganda Live è una trasmissione de LA7.
UNA PERSONA
