18 Dicembre 2017 |

Tempo di lettura: 8'

LA STRAGE DI SANDY HOOK E LE BUFALE

  • Oggi si parla molto di fake news, cioè di notizie fasulle (potremmo tradurre: bufale) .
  • Ci sono siti internet specializzati nella produzione e nella diffusione di notizie fasulle.
  • I social network (come ad esempio Facebook) sono poi mezzi molto efficaci e veloci per la diffusione di notizie fasulle.
  • Un caso clamoroso di notizia fasulla è quello relativo alla strage di Sandy Hook.
  • Sandy Hook è una scuola elementare di Newtown nel Conneticut negli Stati Uniti.
  • La strage di Sandy Hook avvenne il 14 dicembre 2012 quando un ragazzo di 20 anni (Adam Lanza), dopo aver ucciso la madre, si recò nella scuola elementare dove uccise 27 persone.
  • Adam Lanza, terminata la strage, si suicidò.
  • In quella strage morirono 20 bambini di 6 e 7 anni e 7 dipendenti della scuola.
  • Anche la madre dell’omicida insegnava in quella scuola.
  • InfoWars è uno dei siti più seguiti negli Stati Uniti e diffonde molte bufale.
  • Questo sito. ad esempio, sostiene che Hillary Clinton in persona gestisce una rete di pedofili nel retrobottega di una pizzeria.
  • Purtroppo questo sito ha anche diffuso la notizia che la strage di bambini a Sandy Hook non è mai avvenuta e per provare questo fa riferimento a un finto report dell’ FBI.
  • InfoWars riesce a sostenere che la notizia di questa strage è stata diffusa da Barack Obama per appoggiare la sua legge contro la vendita facile delle armi da fuoco.
  • In base a questa ricostruzione i genitori che si disperano ai funerali dei figli sono solo degli attori pagati per ingannare la gente.
  • Un’altra versione fantasiosa sostiene, invece, che Adam Lanza, l’assassino, è stato drogato da Obama che poi lo ha spinto a compiere la strage.
  • Sembra impossibile, ma queste notizie false su Sandy Hook sono tra le più credute negli Stati Uniti.
  • Leonard Pozner, il genitore di una delle giovani vittime, si è ribellato a questa infamia e ha fondato un’associazione di genitori delle vittime per difendere la memoria dellebambini e delle loro famiglie.
  • Per questa iniziativa Leonard è perseguitato sui social network.
  • Su YouTube (un sito dove chiunque può diffondere i propri video) è apparso un video con le immagini della casa di Leonard Pozner con la scritta: “sappiamo dove abiti”.
  • Pozner sta lottando contro il fenomeno delle bufale e afferma: “Questa delle bufale è una cosa estremamente seria e nessuno fa abbastanza per fermarla”.
  • Intanto dal giorno della strage Leonard ha dovuto traslocare 4 volte e ora vive in un luogo segreto.
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