11 Settembre 2017 |

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UNA MONTAGNA DI ARANCE

L’Area de Conservacion Guanacaste è una foresta in Costa Rica, un Paese dell’America centrale.

Dal 1999 questa foresta è una delle meraviglie del mondo protette dall’UNESCO.

Prima di diventare area protetta vaste zone di questa foresta subirono una grave desertificazione, perché sfruttate come pascolo e per altre attività.

Lo sfruttamento eccessivo aveva reso impossibile la rinascita della foresta tropicale che copriva in precedenza questa zona.

L’azienda “Del oro”che produce succhi di frutta piantò ai margini di questa foresta un  grande aranceto.

L’azienda sfruttava solo il succo delle arance e doveva smaltire le bucce d’arancia.

Nel 1997 due studiosi di ecologia dell’Università della Pennsylvania proposero alla “Del oro” di smaltire i loro rifiuti  nella zona desertificata.

L’obiettivo era concimare i terreni inariditi.

Questa soluzione era vantaggiosa per la “Del oro”, perché smaltiva i suoi rifiuti industriali al solo costo del trasporto, mentre il terreno riceveva concime gratis.

L’esperimento durò un’anno e il terreno ricevette 12 mila tonnellate di bucce d’arancia.

Un’azienda concorrente della “Del oro”, però, si oppose e portò in tribunale la “Del oro” accusandola di inquinare il terreno.

La concorrente vinse la causa e il progetto fu abbandonato.

Nel 2014 uno studente di Princeton (una prestigiosa università degli Stati Uniti) fece una tesi su questo progetto.

Dopo aver incontrato gli ecologisti autori del progetto, lo studente si recò in Costa Rica.

Al posto della zona desertificata trovò una rigogliosa foresta tropicale.

Si legge  nella sua tesi:  “dopo 16 anni si assiste a un aumento del 176 per cento della massa legnosa”.

Questo esperimento e lo studio dimostrano che gli scarti dell’industria alimentare potrebbero essere smaltiti  e riciclati in modi utili per la natura.

Dimostrano anche che spesso le idee buone e semplici sono ostacolate dalla cupidigia dell’uomo.

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