7 Marzo 2022 |

Tempo di lettura: 6'

GUERRA IN UCRAINA. 12°GIORNO

Un militare russo su Sun carrarmto

L’AZIONE DIPLOMATICA.

  • Sabato 5 Marzo il capo del governo israeliano Naftali Bennett si è incontrato  a Mosca con Vladimir Putin  per trovare una soluzione alla guerra in Ucraina.
  • Dopo ha incontrato il capo del governo tedesco Olaf Scholz e ha parlato al telefono con il presidente francese, Macron.
  • Bennet ha anche informato del contenuto dei colloqui il presidente ucraino Zelensky.
  • In seguito Bennett ha detto: “anche se le probabilità non sono grandi, tutte le volte che c’è una piccola fessura nostro obbligo morale è di fare ogni tentativo”.
  • Il 6 Marzo il leader turco Erdogan ha avuto una telefonata di un’ora con Putin.
  • Erdogan ha detto “Occorre adottare misure urgenti per raggiungere il cessate il fuoco”.

I CORRIDOI UMANITARI NON FUNZIONANO.

  • Oggi, lunedì 7 marzo, i profughi ucraini verso l’Occidente sono più di un milione.
  • Ieri domenica 6 marzo colpi di mortaio sono cadute sulle persone in fuga.
  • I corridoi umanitari promessi dai russi con il cessate il fuoco per consentire alle persone di fuggire non funzionano.
  • Questi corridoi umanitari, infatti, conducono i profughi in Russia e in Bielorussia e i profughi invece vogliono andare verso Occidente.

LE PROTESTE IN RUSSIA.

  • Il 4 marzo Putin ha firmato la legge approvata dalla Duma, il parlamento russo, che prevede fino a 15 anni di carcere per chi diffonde “false informazioni” sulla “operazione militare” in Ucraina e parla male delle forze armate.
  • Tra le cose proibite c’è la parola guerra: si può parlare solo di “operazione militare”
  • Nonostante i divieti continuano le proteste contro la guerra in Ucraina: domenica 6 marzo secondo la ONG Ovd-Info si è manifestato in oltre 59 città  e gli arresti sono stati almeno 4.468.
  • A Mosca e San Pietroburgo i fermi sono stati rispettivamente 2.035 e 1.150.
  • Chi protesta è una minoranza (la Russia ha 150 milioni di abitanti), ma il fatto è in ogni modo rilevante.
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